Anchorage (Alaska) – Niente accordo di pace per l’Ucraina. Al termine del vertice di Ferragosto tenutosi nella base militare di Anchorage, in Alaska, i presidenti degli Stati Uniti e della Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, hanno ammesso che le trattative sono ancora in una fase di stallo. Nonostante i due leader abbiano definito i colloqui “produttivi” e “costruttivi”, rimangono differenze sostanziali su “un paio di grosse questioni”, ha riferito Trump, spiegando che “non c’è accordo finché non c’è un accordo”.

L’incontro, durato quasi tre ore, si è svolto in un clima insolitamente disteso, culminato con una stretta di mano e un giro a bordo della limousine presidenziale, ‘The Beast’. Un’accoglienza calorosa per il leader russo, responsabile del più grande conflitto in Europa dal 1945.

Al termine del summit, i due leader hanno rilasciato brevi dichiarazioni, senza però rispondere alle domande dei giornalisti. Putin ha ribadito la necessità di risolvere le “cause profonde” del conflitto e di ristabilire un “giusto equilibrio di sicurezza in Europa e nel mondo”. Il leader russo si è inoltre augurato che l’Europa e Kiev “non ostacolino” gli sforzi per la pace.

Durante il loro saluto sulla pista dell’aeroporto, Putin ha scherzato indicando il cielo, dove alcuni aerei militari B-2 e F-22, progettati per contrastare la Russia durante la Guerra Fredda, sorvolavano la zona. Interpellato dai giornalisti sulla questione dei civili uccisi, il leader russo si è portato una mano all’orecchio, facendo intendere di non aver sentito la domanda.

Il vertice si è chiuso con un invito di Putin a Trump per un prossimo incontro a Mosca. “È interessante, potrebbe accadere”, ha replicato il presidente Usa, lasciando aperta la possibilità di un nuovo round di colloqui