NUORO – L’entusiasmo per l’arrivo di due nuovi treni a idrogeno da 29 milioni di euro per le linee Macomer–Nuoro e Monserrato–Isili non è condiviso da tutti. Secondo il comitato Trenitalia Nuorese, l’acquisto non risolverebbe i problemi della mobilità interprovinciale e regionale nella Provincia di Nuoro, giudicata “inesistente” da anni.
Il nodo della questione non è la tecnologia dei nuovi convogli, ma lo stato della linea ferrata. Si sostiene che i treni, pur potendo raggiungere i 100 km/h, viaggerebbero a una velocità media di soli 30 km/h. La ragione sta nel tracciato tortuoso dei binari, con pendenze, salite, discese e curve strettissime che, per le leggi della fisica, non consentirebbero una velocità superiore senza mettere a rischio la sicurezza di passeggeri, in gran parte studenti e lavoratori. Sostiene il comitato guidato da sempre dall’avvocato Claudio Solinas
Questa analisi, già presentata in passato anche da Rete Ferroviaria Italiana, evidenzia come le “insidie” della linea siano ben note all’assessorato. La vera urgenza, si ribadisce, è la realizzazione della linea Abbasanta-Nuoro, considerata l’unica soluzione per una mobilità efficiente.
L’auspicio è che l’Assessorato regionale solleciti il Ministero competente e RFI per avviare il progetto di fattibilità della nuova linea. Dopo aver perso i fondi del PNRR, le aree interne della Sardegna non possono permettersi di “perdere un’altra volta il treno” per un’infrastruttura moderna e sicura.
