NUORO – È alta tensione nelle campagne del Nuorese, dove la protesta degli allevatori contro la soppressione di bovini a rischio di dermatite nodulare contagiosa ha ottenuto una prima, importante, vittoria. Nelle scorse ore, la prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha accolto un ricorso presentato da un allevatore di Orotelli, rinviando gli abbattimenti previsti per lui e alcune aziende della zona fino al 3 settembre. La decisione, sebbene temporanea, è arrivata in un clima di forte agitazione e ha allentato la pressione su una situazione che rischia di degenerare.
La mobilitazione è partita da un passaparola sui social, che ha portato decine di pastori e cittadini da tutta l’Isola a convergere davanti alle aziende agricole designate per gli abbattimenti. Un vero e proprio sit-in ha bloccato l’accesso agli addetti, in un atto di resistenza che è il riflesso della rabbia e della disperazione che serpeggia tra gli allevatori.
La notizia del rinvio, valido almeno fino ai primi di settembre, ha portato un sospiro di sollievo, ma non ha placato gli animi. Gli allevatori, già duramente provati dalle pesanti perdite economiche causate dalla malattia, temono che la soppressione indiscriminata di capi sani e vaccinati possa portare alla chiusura definitiva delle loro attività, spesso tramandate di generazione in generazione. L’incertezza è ancora grande, con altri abbattimenti già programmati per i prossimi giorni, lasciando aperta la domanda su cosa succederà dopo la pausa estiva.
