NUORO – Si è svolta ieri presso i giardini di piazza Vittorio Emanuele un’assemblea pubblica del Collettivo Istravanad@s, l’organismo transfemminista, intersezionale e antifascista che ha ripercorso un anno di attivismo e mobilitazioni nel capoluogo barbaricino. L’incontro, tenutosi in un luogo simbolo per le manifestazioni cittadine, è stato un momento di confronto sulle azioni e sui temi di sensibilizzazione che hanno animato la città.
Tra le iniziative centrali c’è stata la marcia spontanea del 25 settembre 2024, organizzata come risposta alla tragica strage familiare di via Ichnusa. Il Collettivo ha avuto un ruolo determinante nell’organizzazione del corteo, che si è diviso in due momenti: un primo spezzone “chiassoso”, con donne che agitavano le chiavi in segno di rivendicazione della propria casa, e un secondo silenzioso, per esprimere dolore e vicinanza alle vittime.

Collettivo Istravanadas Nuoro (foto Nieddu)
Il gruppo si è distinto anche per la collaborazione con altre realtà del territorio. Insieme al Centro Antiviolenza Onda Rosa ha organizzato la manifestazione del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, a cui sono seguite iniziative nelle scuole. Proprio con gli studenti, il Collettivo ha promosso laboratori creativi per realizzare dei dadi colorati, utilizzati come strumenti di dialogo per affrontare temi delicati. L’assemblea ha evidenziato come molti giovani abbiano espresso il bisogno di interlocutori adeguati per discutere di questi argomenti.
Durante l’incontro è emersa la vocazione del Collettivo a partecipare attivamente a varie battaglie civili, dalla manifestazione per la Palestina alla giornata contro l’omofobia. Un’altra tappa significativa è stato il Gay Pride di Nuoro, organizzato con il MOS (Movimento Omosessuale Sardo) e altri operatori sociali, un evento che il gruppo aspira a far crescere ulteriormente, con l’obiettivo di promuovere in futuro il Gay Pride della Sardegna proprio in città.
L’assemblea si è conclusa con un dibattito aperto sulla violenza di genere, durante il quale i partecipanti hanno condiviso opinioni e testimonianze personali. A fare da sfondo all’evento, un banchetto con bandiere palestinesi e arcobaleno, a testimonianza delle cause supportate dal Collettivo.
