NUORO – Gli anziani sempre più in balìa dei truffatori. Colpiti dai delinquenti ancora tramite visite nelle case, o attraverso il telefono e internet. Tanto che la Polizia di Stato ha realizzato un video-spot, per orientare la difesa delle vittime potenziali.
LA CAMPAGNA – Video dove la testimonial del messaggio è la giornalista Myrta Merlino. Problematica e azioni di tutela sono state questa mattina al centro di una conferenza stampa, nella sala didattica della Questura di Nuoro. Alla quale hanno preso parte il vice-questore, Salvatore Pisanu, Antimo Borrelli, dirigente dell’Upgsp (Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico), e il commissario Nicola Asuni, addetto all’ufficio di gabinetto.
I DATI E LE DENUNCE – Nel territorio della questura di Nuoro c’è una media di 1000 reati all’anno. Nel primo semestre del 2025 si è già a 450 casi acclarati. «Il reato si mantiene costante nei numeri – ha spiegato il dottor Pisanu – e per questo è necessario da parte nostra monitorarlo con attenzione. Lo stesso comando nazionale – ha proseguito – ci ha sollecitato, affinché si intensifichi prevenzione e repressione».
I METODI DELLA TRUFFA – Il metodo tradizionale delle truffe a domicilio, con impostori che si spacciano per operatori di enti o aziende (anche per finte vendite), mantiene sempre una certa diffusione. Al contempo, si registra una crescente incidenza delle truffe online. Tra i diversi casi segnalati, emerge quello di chi si spaccia per funzionario di banca e chiede al cliente contattato di spostare il conto corrente in altro sportello prospettandogli pericoli imminenti per i risparmi monetari. Oppure il caso di chi si presenta come venditore (di auto, elettrodomestici, ecc.), con tanto di proposta di acquisto per poi chiedere un anticipo sul prezzo e, anche in questo caso sparire dalla piattaforma on line appena intascato il denaro.
LE RACCOMANDAZIONI DELLA QUESTURA DI NUORO – «Invitiamo, soprattutto gli anziani, a opporre un atteggiamento di diffidenza, rispetto a queste proposte – ha detto il vice-questore – perché esso rappresenta la miglior difesa. Va tenuto presente che aziende, come le banche o le poste – ha aggiunto – difficilmente si rivolgono ai propri clienti tramite il telefono o internet». L’altro invito è quello della denuncia tramite il 112, il numero unico di emergenza. Nel caso di truffe metterà la vittima direttamente in contatto con l’ufficio dell’Upgsp.
