Nido di Caretta caretta a Cala Girgolu: un tesoro di biodiversità protetto in Sardegna

Salvatore

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Nido di Caretta caretta a Cala Girgolu: un tesoro di biodiversità protetto in Sardegna

venerdì 25 Luglio 2025 - 10:05
Nido di Caretta caretta a Cala Girgolu: un tesoro di biodiversità protetto in Sardegna

La scoperta delle uova Caretta caretta

Una notte d’estate a Cala Girgolu si è trasformata in un momento importante per la conservazione della fauna marina in Sardegna. Per la prima volta quest’anno, la costa orientale dell’isola ha registrato la scoperta di un nido di tartaruga marina Caretta caretta, un evento che sottolinea l’importanza della biodiversità del Mediterraneo e l’efficacia della collaborazione tra cittadini e autorità.

La scoperta è avvenuta grazie all’occhio attento di una coppia di turisti. Durante una passeggiata notturna sulla spiaggia, hanno notato un’insolita attività: una volpe che tentava di depredare un nido.  Avendo realizzato immediatamente che potesse trattarsi di una deposizione di tartaruga, i turisti hanno  allertato  l’Area Marina Protetta (AMP) di Tavolara Capo Coda Cavallo.

La segnalazione ha innescato una risposta immediata e coordinata. Sul posto sono intervenuti il Comando della Base Navale di La Caletta del Corpo Forestale di vigilanza ambientale e la Guardia Costiera. A dare un contributo fondamentale alla localizzazione precisa delle uova è stata Kira, un esemplare di Lagotto Romagnolo addestrata specificamente per la ricerca di nidi di tartarughe, il cui fiuto ha permesso di individuare l’esatta posizione.

Delimitazione dell’area protetta

L’area di nidificazione è stata immediatamente messa in sicurezza. Per prevenire il calpestio da parte dei numerosi vacanzieri e per scongiurare il rischio di ulteriori attacchi da parte di predatori come le volpi, è stata installata una recinzione protettiva. Gli esperti dell’AMP non si sono limitati a questo: hanno installato sensori per monitorare costantemente temperatura e umidità del nido, elementi cruciali per lo sviluppo delle uova. La previsione è che le piccole tartarughe possano schiudersi nei prossimi 15 giorni.

Per garantire la massima protezione e monitoraggio continuo, verranno adottate ulteriori misure: sarà installata una telecamera di sicurezza con trasmissione in diretta ai referenti dell’AMP e una copertura specifica per prevenire intrusioni di gabbiani, cornacchie e altri predatori.

In questo intervento è stato fissato un tassello fondamentale in un’importante attività di tutela e monitoraggio delle tartarughe marine, specie rigorosamente protetta e vera e propria ambasciatrice della biodiversità sarda. La sinergia tra la sensibilità dei turisti, la professionalità delle forze dell’ordine e l’expertise dell’AMP ha permesso di dare continuità  a queste creature marine.

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