Usi civici a Orosei: Il PD sollecita chiarezza e soluzioni giuridiche su una questione annosa

Salvatore

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Usi civici a Orosei: Il PD sollecita chiarezza e soluzioni giuridiche su una questione annosa

mercoledì 23 Luglio 2025 - 14:00
Usi civici a Orosei: Il PD sollecita chiarezza e soluzioni giuridiche su una questione annosa

Uno scorcio del mare di Orosei

OROSEI. La complessa e spinosa questione degli usi civici nel Comune di Orosei è tornata alla ribalta nei giorni scorsi, spingendo il circolo locale del Partito Democratico a intervenire con una nota dettagliata. L’obiettivo è fare chiarezza su una situazione che si trascina dal 2005 e che, secondo il PD, “condiziona pesantemente le dinamiche socio-economiche dell’intera comunità”.

LA GENESI DI UN MOSTRO GIURIDICO  –  La vicenda affonda le radici in una ricognizione condotta nel 2005, su richiesta della Regione Sardegna, per accertare la presenza di usi civici nel territorio di Orosei. Un’operazione, sottolinea il PD, condotta con un criterio presuntivo e senza un adeguato studio storico-giuridico. Questo approccio ha paradossalmente ribaltato l’onere della prova, scaricando su Comune e privati cittadini l’obbligo di dimostrare l’assenza dell’uso civico nei fondi interessati. “L’assenza di prove certe circa l’insussistenza dell’uso civico a sancirne, ipso facto, l’esistenza: a tutti gli effetti, una mostruosità giuridica”, denunciano dal partito. Nonostante la pubblicazione degli atti di quell’accertamento – per il quale il Comune, allora commissariato, non presentò ricorso – numerosi studi e relazioni successive hanno cercato di dimostrare, con documenti storici e giuridici inoppugnabili, l’inesistenza degli usi civici sul territorio. Vengono citati, ad esempio, un documento del 1807 che attesta la cessione dei terreni del Marchesato d’Albis (in cui ricadeva Orosei) al Re, e una delibera del Consiglio Comunale del 1873 che attestava l’assenza di terreni ademprivili.

LA PERICOLOSA IPOTESI DELLA TRASLAZIONE A BIDEROSA  –  Il recente dibattito ha visto alcuni consiglieri di minoranza proporre la traslazione del vincolo civico dalle aree accertate nel 2005 ai terreni interni al compendio forestale di Biderosa. Un’ipotesi che il Partito Democratico giudica “pericolosamente autolesionista e deficitaria” per diversi motivi:

Ammettere l’esistenza: Traslare un vincolo equivarrebbe ad ammetterne l’esistenza, andando contro ogni evidenza documentale che ne dimostra l’insussistenza.

Irrealizzabilità giuridica: L’operazione non sarebbe giuridicamente praticabile, poiché Forestas opera a Biderosa proprio in virtù dell’assenza di vincoli civici.

Non risolutiva e disparità di trattamento: L’estensione dei terreni gravati dal vincolo è superiore a quella disponibile a Biderosa, creando una insanabile disparità tra i detentori dei terreni che beneficerebbero dello “sgravio” e quelli che ne rimarrebbero esclusi.

Conseguenze su Biderosa: L’eventuale traslazione comporterebbe conseguenze imprevedibili sull’assetto di un’area forestale soggetta a rigidi vincoli. L’uso civico, che include diritti di legnatico, ghiandatico e pascolo, sarebbe inconciliabile con l’attuale gestione di Forestas.

LA NUOVA RICOGNIZIONE E LE RICHIESTE DEL PD –  Alla luce di queste considerazioni e delle prove documentali sull’inesistenza degli usi civici, il PD di Orosei invoca un’azione “giuridicamente strutturata e con piglio deciso”, lontana dalla “faciloneria” che ha complicato la questione negli anni.

La vicenda si arricchisce di un nuovo capitolo: dal giugno 2022 è in corso una nuova ricognizione, richiesta e finanziata dalla Regione Sardegna, finalizzata a rettificare o confermare la presenza di usi civici in diversi comuni, tra cui Orosei. Questa, secondo il PD, rappresenta una “notevole opportunità” per l’amministrazione comunale di mettere a disposizione tutta la documentazione storico-giuridica in suo possesso, non considerata nella ricognizione del 2005.

Per questo, il Partito Democratico rivolge tre precise richieste pubbliche di chiarimento all’attuale amministrazione comunale:

Come si è interfacciata l’amministrazione con la Regione in vista della nuova ricognizione?

Quale documentazione è stata prodotta dagli uffici comunali e quali documenti, già segnalati in diverse sedi e consegnati dai cittadini, sono stati messi a disposizione della società incaricata della ricognizione?

In che modo l’amministrazione intende coinvolgere la cittadinanza per giungere a una soluzione definitiva che sblocchi lo sviluppo della comunità dopo oltre vent’anni?

“Riteniamo che queste siano domande per le quali tutti i cittadini di Orosei abbiano diritto a risposte”, conclude il Partito Democratico, ribadendo l’intento di supportare ogni azione volta a dimostrare l’insussistenza degli usi civici e a eliminare questo annoso problema che affligge cittadini e operatori economici, condizionandone presente e futuro.

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