OROSEI. Un evento straordinario ha animato ieri la piazza di Orosei, in occasione dell’inizio dei festeggiamenti di San Giacomo, patrono del paese. Migliaia di persone da tutta la Sardegna si sono riversate nel cuore di Orosei per assistere a una serata di canto a chitarra che ha avuto un ospite d’eccezione: il tenore di fama mondiale Francesco Demuro. L’occasione non era solo musicale, ma anche cinematografica, con le prime scene del docufilm a lui dedicato, “Il Re Cantore”, girate proprio durante l’esibizione.

La sindaca e un gruppo della leva del 95
Francesco Demuro, 48 anni, originario di Porto Torres, è un nome ormai risonante sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, dall’Arena di Verona al Metropolitan di New York. Candidato ai Grammy Awards e vincitore come “miglior tenore” all’International Opera Awards, Demuro non ha dimenticato le sue radici e ha scelto Orosei come tappa significativa per il documentario sulla sua vita.

Francesco Demuro durante l’esibizione
La scelta di Orosei non è casuale. Il tenore ha iniziato la sua carriera proprio qui, in gioventù, esibendosi con due compaesani oroseini, Franco Antonello Dessena e Claudio Dessena, oggi figure note in tutte le piazze della Sardegna per il loro talento nel canto a chitarra. Questo legame profondo con il paese e con i suoi “Mini Cantadores” – come erano conosciuti i giovani Francesco e i fratelli Dessena tra gli 11 e i 14 anni – sarà uno dei pilastri narrativi del film. Il Comune di Orosei ha confermato il proprio onore nell’ospitare Demuro, fornendo patrocinio e supporto logistico per le riprese, inclusa una scena dedicata alla serenata. Lo spettacolo del 22 luglio, inoltre, è stato realizzato in collaborazione con la Leva 95.
Il regista del documentario, Pietro Mereu, noto per raccontare storie di persone spesso sconosciute, ha trovato in Demuro un’eccezione. “Ci sentivamo da anni al telefono, e quando finalmente ci siamo incontrati, ho capito che dovevo raccontare la sua storia,” ha affermato Mereu, che ha recentemente presentato il suo documentario “Sonaggios” all’Sffilm di San Francisco.
“Il Re Cantore” promette di unire due mondi apparentemente distanti: quello del canto a chitarra, da cui Demuro proviene, e quello della lirica, in cui ha raggiunto la consacrazione. Il titolo stesso gioca sul doppio significato di “Re”: la nota musicale fondamentale nel canto a chitarra sardo e il titolo nobiliare che Francesco si era guadagnato prima di approdare alla lirica.
Le riprese del docufilm, prodotto da Piano B Produzioni di Roma (nota per successi come “Ennio” di Giuseppe Tornatore), sono iniziate nei giorni scorsi a Sassari, in occasione del debutto di Demuro nella “Madama Butterfly” per la stagione dell’Ente De Carolis.
“Questo film racconta il viaggio di una voce, ma soprattutto di un bambino diventato uomo. Con il tocco sensibile di Pietro Mereu, rivivo il mio percorso umano e artistico, dalla Sardegna ai grandi palcoscenici del mondo. È la mia storia, nuda e sincera,” ha concluso Francesco Demuro, evidenziando il profondo significato personale di questo progetto che celebra il suo straordinario percorso.
