MILANO – Un’indagine della Procura di Milano sta scuotendo Palazzo Marino, mettendo sotto accusa il sistema dell’urbanistica cittadina. Tra le ultime novità, anche il sindaco Giuseppe Sala, risulta indagato. I PM hanno inoltre richiesto l’arresto per sei persone, tra cui l’assessore all’Urbanistica e un noto imprenditore.
L’inchiesta, che ha preso il via da un caso di presunta speculazione edilizia, si è allargata fino a toccare figure di spicco dell’amministrazione e del panorama immobiliare milanese. Le accuse per il sindaco Sala, secondo quanto riportato dai principali quotidiani nazionali, sarebbero di false dichiarazioni relative alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita a dare o promettere utilità in relazione al progetto del “Pirellino“, che coinvolge l’architetto Stefano Boeri e l’imprenditore Manfredi Catella.
Sala ha espresso incredulità e indignazione per aver appreso della sua indagine dai giornali, definendo il metodo “inaccettabile”. Ha poi chiarito la sua posizione sui capi d’accusa: riguardo al “Pirellino”, ha sottolineato che il progetto è fermo dal 2019 e non ha mai trovato un accordo definitivo, smentendo l’ipotesi di induzione indebita. Sulla nomina di Marinoni, ha precisato che la gestione della Commissione Paesaggio spetta a una struttura interna del Comune, con cui il sindaco ha un rapporto “praticamente nullo”.
La Procura, nella sua richiesta di arresto, ipotizza un “sistema” di “speculazione edilizia selvaggia” che avrebbe operato indisturbato per anni. Tra i destinatari della richiesta di arresto figurano l’assessore Giancarlo Tancredi (per cui sono stati chiesti i domiciliari con accuse di concorso in corruzione, falso e induzione indebita), Manfredi Catella (anche per lui i domiciliari), Giuseppe Marinoni (definito dagli inquirenti “faccendiere” e “lobbista”), Alessandro Scandurra (componente della Commissione Paesaggio), l’immobiliarista Andrea Bezziccheri e il manager Federico Pella.
Il procuratore Marcello Viola ha evidenziato come il fenomeno abbia assunto “dimensioni di rilievo notevolissimo”. Le indagini suggeriscono una “strumentalizzazione” della Commissione Paesaggio da parte della politica, in particolare dall’assessore Tancredi in sintonia con il sindaco Sala, per favorire interessi privati di gruppi finanziari immobiliari. Questo si sarebbe tradotto in “varianti” ai piani regolatori, mascherate da interesse pubblico, per aumentare volumetrie e altezze a vantaggio delle imprese.
L’Amministrazione comunale, tramite il sindaco Sala, ha dichiarato di “non riconoscersi nella lettura che viene riportata” dalle indagini. Le richieste di arresto saranno valutate dal GIP Mattia Fiorentini, che ha già escluso i pericoli di fuga e inquinamento probatorio, e che interrogherà i coinvolti il 23 luglio.
