Orosei, 16 luglio 2025 – Il dibattito sugli usi civici a Orosei si arricchisce di nuovi dettagli, con l’avvocato Roberto Luche il quale da tempo studia i documenti relativi allo spinoso tema, che interviene per fare chiarezza su alcuni aspetti non evidenziati nell’articolo di ieri riguardante l’interrogazione dei consiglieri Masala e Lai. Luche sottolinea come alcune informazioni cruciali non siano state rese note, offrendo una prospettiva diversa sulla questione.

L’avvocato Luche fa riferimento a una vasta documentazione storica, in possesso di diversi enti (incluso il Comune e l’Assessorato regionale dell’Agricoltura) da oltre un anno. Questi documenti, trasmessi da Luche stesso tra giugno e agosto 2024, attesterebbero la natura privata ed ecclesiastica dei terreni non solo di Orosei ma anche dei comuni limitrofi. Una ricostruzione storica che, secondo Luche, dimostrerebbe l’inesistenza di usi civici in quanto beni di origine privata ed ecclesiastica, supportata anche da un atto del giudice De Rosas del 1844.

DUBBI SULLA PROPOSTA DI BIDDEROSA –  Luche esprime perplessità sulla proposta della minoranza consiliare di trasferire i presunti usi civici sull’area di Bidderosa. Ritiene questa iniziativa “giuridicamente infondata e impraticabile” data l’assenza del vincolo da trasferire e il valore ambientale del sito. Vengono inoltre segnalate delle irregolarità relative alle operazioni di scorporo del 1865, con la sparizione di documenti che avrebbero dovuto attestare il trasferimento di un lotto allo Stato e la mancanza dei necessari decreti. L’avvocato Luche menziona anche due atti del 1884 che attesterebbero la restituzione di tale lotto al Comune di Orosei, documenti che, purtroppo, non risulterebbero più disponibili all’Amministrazione.

QUESTIONE SOSPESA –  L’avvocato Luche si dice sorpreso che la minoranza consiliare non abbia detto che nonostante siano state date indicazioni dell’Assessorato regionale e la documentazione storica fornita, il Comune di Orosei non avrebbe intrapreso azioni formali per impugnare le determinazioni regionali del 2005, 2011 e 2012, né per avanzare istanze al Commissario degli usi civici.

Secondo Luche, non dare il giusto peso a queste informazioni può portare a una disinformazione dell’opinione pubblica, compromettendo la fiducia nella trasparenza e completezza delle notizie. L’avvocato, che ha contribuito  alla raccolta di questa documentazione, auspica che la questione venga ora affrontata con tutte le informazioni a disposizione.

IL CONSIGLIO COMUNALE  – Il dibattito sugli usi civici è destinato a proseguire. Come annunciato dal Sindaco Elisa Farris, la discussione arriverà presto in Consiglio Comunale, offrendo l’occasione per un confronto più ampio e dettagliato sulla questione.