NUORO, 16 luglio 2025 – La conferenza socio sanitaria svoltasi ieri in Provincia conferma che la dermatite nodulare bovina è una grave emergenza sanitaria sta colpendo il settore zootecnico nel Nuorese. La Struttura Complessa Sanità Animale di Nuoro, sotto la guida del Dott. Zidda, ha confermato la presenza di 18 focolai di una malattia infettiva che sta già causando pesanti perdite e un notevole impatto sul territorio. Finora, sono 170 i capi già abbattuti a causa dell’infezione.
IL PRIMO FOCOLAIO – Il primo sospetto clinico è stato avanzato nel Comune di Orani. I prelievi per l’analisi, effettuati in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico, hanno confermato la positività alla malattia. La risposta è stata immediata e decisiva: blocco della movimentazione animale, annullamento della documentazione sanitaria di trasporto e l’istituzione di una zona infetta (focolaio) e una zona di rispetto circostante. Queste misure di contenimento sono state definite dalla Commissione tecnica, seguendo le direttive ministeriali e regionali.
La situazione, purtroppo, si è aggravata rapidamente. Attualmente, i focolai confermati sono 18, distribuiti nei comuni di Orani, Oniferi, Nuoro e Orotelli.
SINTOMI E ABBATTIMENTI – Gli animali colpiti mostrano inizialmente febbre e inappetenza. Dopo circa una settimana, la febbre ricompare e si manifestano noduli cutanei, indicando la fase conclamata della malattia. La gestione dell’epidemia prevede un massiccio intervento di abbattimento: sono complessivamente 700 i capi soggetti a questa procedura, con 170 già eliminati. In assenza di direttive precise da parte di Ministero o Regione per lo smaltimento, l’interramento in loco è l’alternativa al trasporto verso centri specializzati nella penisola.
Il problema è di proporzioni considerevoli: l’area della ASL Nuoro conta circa 2000 aziende zootecniche e oltre 70.000 capi potenzialmente coinvolti. Le indagini epidemiologiche sono in corso e si stanno estendendo anche ai territori del Sassarese e della Gallura, suggerendo una potenziale diffusione più ampia. La malattia, presente nel territorio fin dai primi mesi di aprile, si trasmette principalmente tramite vettori artropodi come zecche e mosche. La sua velocità di propagazione è stimata in circa 1 km al giorno, rendendo il contenimento una sfida complessa.
IL PIANO VACCINALE – Per contrastare la diffusione, a breve verrà attivata una campagna di vaccinazione, definita da un piano operativo regionale. La deroga alla movimentazione animale sarà concessa solo alle aziende che avranno una copertura vaccinale completa nella zona del focolaio.
Il percorso per il recupero dello status sanitario sarà lungo: solo dopo 26 mesi dalla vaccinazione, e in assenza di nuovi focolai, la movimentazione regolare potrà essere ripristinata. Il ciclo di vaccinazione avrà una durata complessiva di due anni. La Struttura Complessa Sanità Animale di Nuoro sottolinea il gravissimo impatto economico e sociale di questa nuova crisi, rassicurando che le autorità stanno organizzando tavoli di lavoro a vari livelli per affrontare al meglio la situazione. Le decisioni e le strategie adottate saranno prontamente condivise con tutte le parti coinvolte.
