L’emergenza Dermatite Nodulare Bovina in Sardegna è sotto la lente d’ingrandimento delle Commissioni consiliari Sanità e Agricoltura. Dopo le audizioni congiunte che hanno coinvolto l’assessorato regionale alla Sanità, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, le organizzazioni agricole e gli allevatori, i presidenti delle due Commissioni, Carla Fundoni (Sanità) e Antonio Solinas (Agricoltura), chiedono a gran voce misure immediate e coordinate per affrontare la crisi.
In una nota congiunta, Fundoni e Solinas hanno evidenziato una serie di punti considerati “fondamentali e irrinunciabili” per la gestione dell’epidemia:
Vaccinazione Obbligatoria e Immediata: Le Commissioni insistono sull’avvio rapidissimo di una campagna di vaccinazione obbligatoria per tutti i capi bovini e bufalini dell’isola, come indicato dalle autorità sanitarie nazionali e dall’IZS. A questa iniziativa deve affiancarsi una campagna informativa trasparente e capillare per rassicurare gli allevatori e contrastare la disinformazione. Ristori Certi e Immediati: Viene richiesto un piano di ristori significativi, certi e immediati, che copra sia i capi abbattuti sia le eventuali perdite produttive dovute alla vaccinazione. Per garantire la massima adesione al piano vaccinale, si propone un sistema di sanzioni doppie e triple rispetto ai ristori per singolo capo in caso di mancata vaccinazione.
Task Force Veterinaria Straordinaria: È considerata essenziale la creazione di una task force veterinaria straordinaria, con il supporto di personale di pubblica sicurezza, per assicurare che la campagna vaccinale possa concludersi entro la fine dell’anno. Riconoscimento dello Stato di Emergenza Zootecnica: Sul piano economico, la Sardegna, attraverso il Consiglio Regionale, chiede al Governo nazionale e all’Unione Europea il riconoscimento dello stato di emergenza zootecnica. Questo permetterebbe l’attivazione di ristori straordinari e deroghe agli obblighi della PAC per tutte le aziende colpite, direttamente o indirettamente, dall’emergenza. Revisione della Classificazione della Patologia: Le Commissioni sollecitano il Governo italiano e la Commissione Europea a valutare, al termine del piano vaccinale, una possibile revisione della classificazione della dermatite nodulare bovina. L’obiettivo è considerare la specificità del contesto sardo e le evidenze epidemiologiche, in vista di un potenziale declassamento della patologia dall’attuale categoria A. Carla Fundoni e Antonio Solinas concludono sottolineando che “La Sardegna non può essere lasciata sola di fronte a un’epidemia che riguarda ormai anche altre regioni italiane e altri Paesi europei.” Essi ritengono fondamentale l’istituzione di un tavolo tecnico nazionale e un confronto diretto con la Commissione Europea per definire una strategia sanitaria ed economica che sia efficace e sostenibile a lungo termine.
