OROSEI – Un lungo e partecipato corteo ha attraversato ieri via Nazionale a Orosei, unendo voci e bandiere per la pace e la libertà della Palestina. La manifestazione, che ha visto la presenza di numerosi giovani, cittadini, turisti stranieri e persino parroci dei paesi limitrofi, è confluita nel Santuario di Nostra Signora del Rimedio, alla periferia del paese, dove si è svolto un intenso dibattito.

Orosei, manifestazione per la Palestina (foto Nieddu)
Il corteo, scandito da slogan come “Siamo i bambini di Gaza, Palestina Libera” e animato da bandiere palestinesi e della pace, ha espresso una forte solidarietà con i popoli vittime di conflitti. Ad accogliere i manifestanti nel giardino del novenario, in un abbraccio di fratellanza e pace, sono stati la Madonna del Rimedio e il parroco don Alessandro Muggianu.

Un momento del dibattito (foto Nieddu)
Raffaele Marras, a nome degli organizzatori, ha introdotto l’iniziativa, lasciando poi la parola a don Muggianu, che ha coordinato il dibattito. Il parroco ha richiamato le parole di Papa Francesco sulla condanna della guerra in Palestina e l’appello di Leone XII per il cessate il fuoco, fornendo un contesto di riflessione sulla necessità della pace. Diversi gli interventi che si sono susseguiti. Alcuni parroci dei paesi limitrofi hanno condiviso le loro esperienze di viaggio in Palestina prima del 2024, evidenziando le difficoltà e i blocchi imposti dai militari israeliani ai varchi, e le dure condizioni di vita dei palestinesi. È stato sottolineato come, così come i ponti uniscono i paesi in Baronia, la manifestazione mirasse a creare un ponte di solidarietà verso i popoli palestinese e ucraino, vittime di guerre “che non gli appartengono, volute dai potenti”. Non sono mancate critiche al Governo Meloni, accusato di accogliere rappresentanti di Israele senza prendere una posizione netta a favore del popolo palestinese. Altri interventi hanno ripercorso la storia della Palestina, descrivendola come una nazione senza stato, con accuse di persecuzione da parte dello stato israeliano ben prima del 2024.

Orosei, manifestazione per la Palestina (foto Nieddu)
Particolare risalto è stato dato alla lettura di un documento approvato da alcuni consigli comunali della Sardegna e dal Consiglio Regionale, che chiede la cessazione della pulizia etnica in atto in Palestina e il riconoscimento dell’autodeterminazione del popolo palestinese. Il documento impegna inoltre a fianco del popolo palestinese con atti concreti, come il boicottaggio delle iniziative con rappresentanti dello stato di Israele e l’esposizione della bandiera palestinese in ogni Palazzo Civico, fino alla cessazione del conflitto e al riconoscimento dello stato palestinese.

Orosei, manifestazione per la Palestina (foto Nieddu)
MOMENTI DI TENSIONE – Il dibattito ha registrato anche momenti di tensione. Una cittadina tedesca residente a Orosei ha tentato di leggere la dichiarazione di un ex ambasciatore israeliano in Italia, a favore dello stato di Israele e delle sue azioni, che accusava i palestinesi di attacchi e violenze. La reazione del pubblico è stata veemente, con fischi e urla che hanno interrotto la donna, la quale ha lasciato il microfono affermando che “non si voleva ascoltare l’altra campana“. Nonostante l’interruzione, il dibattito è proseguito con appelli incessanti per il cessate il fuoco e l’intensificazione delle iniziative per la pace tra i popoli. Al termine dell’assemblea, don Muggianu ha ringraziato tutti i partecipanti, rivolgendo un forte invito alle istituzioni affinché promuovano processi di pace e convivenza tra i popoli.
