BITTI, 12 luglio 2025 – Le telecamere di videosorveglianza si sono rivelate uno strumento investigativo fondamentale per i Carabinieri, permettendo  a Bitti di identificare e denunciare i responsabili di due distinti episodi di cronaca che hanno interessato il paese nei mesi scorsi: l’incendio doloso di un’auto e il furto di un mezzo della Compagnia Barracellare locale.

INCENDIO DOLOSO  –  I Carabinieri hanno individuato e denunciato a piede libero il presunto responsabile dell’incendio di un’Alfa Romeo Giulietta, avvenuto nella prima mattinata dell’8 marzo in via Brigata Sassari. Le fiamme, che avevano gravemente danneggiato il veicolo di una 30enne del luogo, erano state domate dai Vigili del Fuoco di Nuoro, che avevano confermato la matrice dolosa dell’evento. Le indagini hanno permesso di deferire all’Autorità Giudiziaria un uomo con precedenti specifici. Si è scoperto che per futili motivi, legati a un banale litigio, l’individuo aveva cosparso l’auto di liquido infiammabile prima di darle fuoco. La sua identità è stata ricostruita grazie a una meticolosa analisi delle immagini estrapolate da diverse telecamere della zona, che hanno permesso di verificarne gli spostamenti e riconoscerlo inequivocabilmente.

FURTO DEL DEFENDER BARRACELLARE –  Non è stato da meno il caso del furto di una Land Rover Defender, di proprietà del Comune di Bitti e in uso alla locale Compagnia Barracellare, avvenuto nella prima mattinata del 12 marzo. Anche in questa circostanza, le telecamere di videosorveglianza si sono rivelate cruciali.

L’analisi delle immagini delle telecamere comunali ha consentito ai Carabinieri di identificare e denunciare a piede libero due uomini, entrambi con precedenti specifici per reati contro il patrimonio. Durante le perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Nuoro, avvenute proprio questa mattina, è stata rinvenuta una maschera carnevalesca che uno degli autori del furto aveva utilizzato poco prima di commettere il reato.