Satta: “Dermatite nodulare bovina in Sardegna da tre mesi”. Piana: “Se sapeva e ha taciuto si dimetta”

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Satta: “Dermatite nodulare bovina in Sardegna da tre mesi”. Piana: “Se sapeva e ha taciuto si dimetta”

di Salvatore Novellu
sabato 28 Giugno 2025 - 07:54
Satta: “Dermatite nodulare bovina in Sardegna da tre mesi”. Piana: “Se sapeva e ha taciuto si dimetta”

Gianfranco Satta e Tore Piana

Scatta la polemica dopo che ieri, 27 giugno 2025, la Regione Sardegna ha tenuto un vertice operativo, presieduto dall’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi e dall’assessore all’Agricoltura Gianfranco Satta con rappresentanti del Ministero della Salute e della Commissione Europea per affrontare l’emergenza legata alla dermatite nodulare bovina (LSD), evidenziando che, attualmente, in Sardegna, e nello specifico nel Nuorese, ci sono tre focolai attivi con circa 30 capi infetti, pur senza mortalità, e che la malattia sarebbe arrivata nell’Isola da circa tre mesi. Quattro le misure principali adottate dalla Regione per contenere l’emergenza e tutelare il settore zootecnico dell’isola: Blocco delle movimentazioni: esteso a 60 giorni per i bovini, una misura necessaria per contenere la diffusione del virus e che impatta circa 80.000 capi. Stanziamento fondi: Proposta di 10 milioni di euro per risarcire gli allevatori e coprire i costi di gestione. Vaccinazione massiva: Avvio di una campagna di vaccinazione con un siero proveniente dal Sud Africa. I costi saranno a carico dello Stato, essendo un’emergenza nazionale. Test rapidi: Autorizzazione per eseguire i test PCR direttamente a Sassari, evitando ritardi.

LA POLEMICA – In seguito al “dettaglio” emerso nel corso dell’incontro della presenza del virus in Sardegna da circa tre mesi, si è innescata la polemica, sollevata dalle dichiarazioni di Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli (CSA), centro che per primo ha lanciato l’allarme per l’infezione. Piana ha definito “sconcertanti” le affermazioni dell’assessore Satta, che ha sostenuto che il virus sarebbe presente nell’isola “da circa tre mesi”. Secondo Piana, il primo caso ufficiale di LSD in Sardegna è stato scoperto il 21 giugno 2025 (APPROFONDISCI). “Per questo – sostiene Piana – , l’affermazione dell’assessore solleva due gravi interrogativi: affermazione infondata: l’Assessore ha rilasciato una dichiarazione irresponsabile senza basi concrete; omessa comunicazione: se l’Assessore era a conoscenza della presenza del virus da mesi e ha taciuto, ha messo a rischio l’intero patrimonio zootecnico e il settore economico collegato”.

Di fronte a questa ipotesi, il Centro Studi Agricoli ha chiesto a gran voce le immediate dimissioni dell’assessore Satta, sottolineando come la trasparenza sia un dovere istituzionale nella gestione di emergenze sanitarie. Il CSA ha inoltre richiesto che vengano immediatamente resi pubblici eventuali dati o comunicazioni interne che confermino la circolazione del virus già da marzo o aprile, definendo la mancanza di trasparenza “una grave leggerezza istituzionale”.

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