Un’importante boccata d’ossigeno per le persone in condizioni di povertà estrema e i senza fissa dimora in Sardegna. La Giunta regionale ha approvato i criteri per l’assegnazione di risorse pari a 403.000 euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, per un totale di oltre 1,2 milioni di euro. Questi fondi, provenienti dal Fondo Povertà nazionale, saranno destinati a interventi e servizi essenziali per contrastare la marginalizzazione.

L’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, ha commentato il provvedimento descrivendolo come “una mano tesa verso le persone più fragili e marginalizzate, per offrire loro un aiuto concreto attraverso l’accesso a servizi base essenziali purtroppo non scontati per chi sta in strada”.

INTERVENTI SPECIFICI –  Le risorse saranno impiegate per un’ampia gamma di servizi volti a migliorare la qualità della vita di chi si trova in difficoltà: sostegno per chi vive in strada o in sistemazioni di fortuna, interventi mirati a persone che utilizzano dormitori o strutture di accoglienza notturna, o che necessitano di soggiorni a lungo termine.

Sostegno per chi vive in strada o in sistemazioni di fortuna: Interventi mirati a persone che utilizzano dormitori o strutture di accoglienza notturna, o che necessitano di soggiorni a lungo termine.

Accoglienza per chi esce da strutture di protezione o detenzione: Aiuto per coloro che, uscendo da strutture di protezione, cura o detenzione, non dispongono di una soluzione abitativa.

Pronto Intervento Sociale: Una quota significativa delle risorse è destinata a questo servizio cruciale, che garantisce risposte immediate in situazioni di crisi. Il Pronto Intervento Sociale fornisce assistenza e supporto pratico attraverso pasti, alloggio temporaneo e aiuto per l’igiene personale.

Posta e Residenza Virtuale: Verrà finanziato anche questo servizio innovativo, fondamentale per consentire ai senza fissa dimora di ottenere documenti essenziali come la carta d’identità o la tessera sanitaria, spesso preclusi a chi non ha una residenza anagrafica.
Housing First: Un approccio che pone la casa al centro dei diritti delle persone in condizione di marginalità, fornendo alloggi diretti ai senza dimora come primo passo verso la reintegrazione sociale.

L’approvazione di questi criteri rappresenta un passo significativo nell’attuazione del piano nazionale per il contrasto alla povertà, offrendo strumenti concreti per combattere la marginalizzazione e garantire dignità e supporto a chi ne ha più bisogno.