La Procura di Sassari ha sollecitato una condanna a 10 anni di reclusione per la trentenne accusata di tentato omicidio, in relazione all’abbandono del suo neonato avvenuto a Osilo il 18 ottobre 2023. La richiesta è stata formulata oggi davanti al Gup Sergio De Luca, mentre il processo procede con rito abbreviato.
I fatti risalgono all’alba di quel giorno, quando la donna, all’insaputa della famiglia, partorì nella sua abitazione a Osilo. Poco dopo, abbandonò il neonato per strada, adagiandolo sotto un’auto parcheggiata davanti alla casa. Fu la madre della trentenne, insospettita dal pianto del bambino, a trovarlo e a dare l’allarme, chiamando immediatamente i soccorsi.
Il piccolo, trovato in stato di ipotermia, fu prontamente trasportato dal 118 all’ospedale di Sassari, dove i medici riuscirono a salvarlo. Anche la neo-mamma fu ricoverata e inizialmente arrestata. Tuttavia, pochi giorni dopo, il Gip aveva derubricato l’accusa da tentato omicidio ad abbandono di minore, disponendo la sua scarcerazione.
La vicenda ha avuto ulteriori sviluppi legali quando il giudice del Riesame, accogliendo il ricorso della Procura, ha nuovamente riqualificato il reato in tentato omicidio, pur mantenendo la libertà della donna in assenza di pericolo di fuga o reiterazione del reato.
Ora, la parola passa nuovamente al Gup Sergio De Luca. L’avvocato difensore, Pietro Fresu, ha chiesto la riqualificazione del reato ad abbandono di minore, puntando a una pena meno severa. La sentenza, che definirà il futuro della giovane madre, è attesa per il 9 luglio.
