NUORO – Un evento senza precedenti ha trasformato il suggestivo parco dell’Ospedale Cesare Zonchello di Nuoro nel fulcro della psichiatria di comunità in Sardegna. Migliaia di persone, provenienti da ogni angolo dell’isola, si sono riunite per la prima tappa regionale di “Àgorai Piazze“, un progetto nazionale nato nel 2024 su iniziativa del Collegio Nazionale dei Dipartimenti di Salute Mentale in occasione della Giornata Nazionale della Salute Mentale, coinvolgendo 120 città e oltre 10.000 partecipanti.

L’evento Agorai (f. F. Nieddu)
Con il sottotitolo evocativo “in cerchi al centro”, l’iniziativa ha visto convergere pazienti, medici, operatori sanitari e volontari, tutti uniti dall’impegno nel campo della salute mentale.
Dopo il saluto del Sindaco di Nuoro, Emiliano Fenu, che ha espresso il pieno sostegno dell’amministrazione a queste iniziative, l’atmosfera è stata resa ancora più toccante dall’intervento del cantautore nuorese Piero Marras. Già colpito in una precedente manifestazione a Cagliari dalle “urla del silenzio” dei pazienti, Marras ha ribadito il suo impegno: “Quel silenzio lo dovrebbero ascoltare amministratori, politici e quanti ricoprono cariche importanti. Sarò la sentinella su quello che propongono le istituzioni”. Prima di incantare il pubblico con brani dal suo primo album “Fuori Campo”, canzoni contro le guerre e il disagio sociale, per poi chiudere tra gli applausi con l’emozionante omaggio a Gigi Riva.

I medici coinvolti nell’evento Agorai (f. F. Nieddu)
A seguire, la Dott.ssa Antonella Denti, primaria del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) di Nuoro, ha illustrato il profondo significato dell’iniziativa, mentre il Dott. Alessandro Coni del DSM di Cagliari ha delineato le “regole” dell’assemblea, concepita come un fondamentale momento di dialogo, coinvolgimento democratico e rispetto reciproco.
Le testimonianze dei pazienti, giunti da tutti i DSM sardi, sono state il cuore pulsante dell’evento. Racconti drammatici e commoventi, in particolare quelli di chi ha vissuto l’esperienza dei manicomi o ha subito misure restrittive come il letto di contenzione o il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), hanno generato momenti di profonda emozione. Nonostante le difficoltà, tutti gli interventi hanno manifestato una forte volontà di non arrendersi, con pazienti che hanno recitato poesie, cantato brani originali o di autori noti, trasformando un momento di potenziale tristezza in un clima festoso e di condivisione.
Non è mancata una nota critica, sollevando un interrogativo cruciale: la delegazione di Olbia non è potuta arrivare a causa del guasto del pulmino adibito al trasporto di pazienti, operatori e medici. “Come si può parlare di inclusione, di uscire verso la società, di confrontarsi, quando non si possiede un mezzo di trasporto per partecipare alle iniziative? Si vuole che il disagio mentale resti dentro le strutture e non possa uscire fuori”, è stato il forte commento emerso.
LE VOCI DEI PROTAGONISTI – Al termine dell’assemblea, la Dott.ssa Antonella Denti e il Dott. Alessandro Coni hanno condiviso le loro riflessioni. «È stata una manifestazione molto partecipata, un grande successo. Hanno preso parte persone da tutta la Sardegna e la musica di Piero Marras ci ha aiutato a creare un’atmosfera veramente toccante,» ha dichiarato la Dott.ssa Denti. «Questo ci conferma il bisogno che le persone con un disturbo o una sofferenza mentale hanno diritto di esprimersi. Eventi come questo sono necessari per permettere loro di incontrarsi, socializzare e portare la propria voce. Purtroppo, una criticità importante nel DSM di Nuoro è la carenza di personale sanitario, numericamente non adeguato. È cruciale potenziare le nostre strutture, che, nonostante tutto, sono molto accoglienti rispetto ad altre, per favorire ancora di più l’inclusione e l’inserimento dei nostri pazienti nel tessuto sociale. Ricordiamoci che sono persone con grandi risorse, come hanno manifestato oggi».
Il Dott. Alessandro Coni del DSM di Cagliari ha aggiunto con entusiasmo: «Partecipo con il mio Centro di Salute Mentale all’AGORAI insieme ad altri centri della Sardegna. Oggi ci siamo incontrati ‘al centro’ qui a Nuoro, e ci siamo sentiti davvero ‘cerchi al centro dell’isola’. C’è stata una grande partecipazione, con circa 300-400 persone e un clima meraviglioso, straordinario, anche grazie a Piero Marras che con gratuità è venuto a suonare con noi. Tantissime persone, tanti pazienti, hanno parlato, segno che bisogna ridare voce a chi troppo spesso è emarginato e silenzioso».
Coni ha poi sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia: «A cinquant’anni dalla Legge Basaglia, dobbiamo dire che c’è ancora tanto da fare. La manicomialità è una dimensione mentale che può ancora prendere corpo nel mondo reale, anche nei centri di igiene mentale e nelle comunità. Per questo, dobbiamo mantenere l’attenzione sempre attiva, continuare a riflettere, studiare e incontrarci per offrire servizi democratici e prudenti. La comunità deve essere lo spazio attraverso il quale si attuano i percorsi di cura e guarigione».
