Nuoro. Scontro sui 4mila euro chiesti dal Comune per la riapertura del centro estivo al Podda

Salvatore

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Nuoro. Scontro sui 4mila euro chiesti dal Comune per la riapertura del centro estivo al Podda

Il Comune chiede 4mila euro per la riapertura del Centro estivo: i genitori rifiutano l'offerta
giovedì 12 Giugno 2025 - 10:16
Nuoro. Scontro sui 4mila euro chiesti dal Comune per la riapertura del centro estivo al Podda

L'istituto Ferdinando Podda di Nuoro (foto Cronache Nuoresi)

NUORO.  Il destino del centro estivo, gestito dall’associazione AGES/Dietro Mamma non Siamo e attivo ininterrottamente dal 2007, è appeso a un filo. Ieri, una riunione tesa e carica di emozioni ha visto i genitori rigettare la proposta del Comune di un contributo di 4.000 euro per la riapertura del servizio da giugno a settembre.

L’importo, secondo quanto stabilito dall’amministrazione, dovrebbe coprire le spese di locazione e le utenze di luce e gas. Tuttavia, i genitori hanno unanimemente deciso di rifiutare la proposta, chiedendo al Comune di sostenere solo le spese vive, oltre alla quota di iscrizione già prevista.

La decisione ha generato momenti di rabbia e commozione tra i presenti perché per ora le uniche vittime di tutte queste sono i bambini per un servizio che è stato interrotto bruscamente e non per inefficienza da parte di chi lo gestiva.

La  rabbia e la delusione dei genitori –  La riunione è stata segnata da momenti di rabbia e commozione. Il cuore della protesta è la consapevolezza che le vere vittime di questa impasse sono i bambini, privati di un servizio che ha funzionato ininterrottamente per anni, non per inefficienze della gestione, ma per questioni burocratiche e finanziarie.

Accuse all’Amministrazione Comunale –  Durante l’incontro, è emersa con forza la mancanza dell’amministrazione comunale nell’aggiornare il regolamento per la gestione degli spazi comunali destinati ad attività socio-ricreative. Questa lacuna, secondo i genitori, ha creato l’attuale stallo.

Un altro punto dolente riguarda i locali del “Podda”. I genitori hanno sottolineato come sia stata l’associazione a sostenere le spese per la sistemazione di questi spazi. Per questo, chiedono che tali investimenti siano scontati dal pregresso di circa 75.000 euro richiesto dal Comune e riferito agli ultimi cinque anni.

La situazione rimane tesa, con i genitori determinati a difendere il diritto dei propri figli a un servizio estivo essenziale. La comunità nuorese attende ora una risposta chiara e risolutiva da parte del Comune per sbloccare l’impasse e garantire la riapertura del centro estivo.

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