Pechino, 10 giu 16:09 – (Xinhua) – Il recente annuncio da parte della Cina di nuove normative per rafforzare le misure di controllo sulle esportazioni di alcuni prodotti legati alle terre rare è una misura motivata dalle esigenze di sviluppo industriale sostenibile del Paese. La mossa è in linea con gli standard di gestione internazionali e riflette le responsabilità della Cina in quanto importante Paese, e non si tratta, come alcuni sostengono, di una cosiddetta “contromisura tattica”.
Questa iniziativa sottolinea anche il senso di responsabilità della Cina in quanto fornitore globale chiave di minerali essenziali e il suo impegno a promuovere uno sviluppo globale condiviso.
I controlli cinesi sulle esportazioni di alcuni prodotti legati alle terre rare non costituiscono barriere commerciali rivolte a Paesi specifici, ma una misura responsabile per rispettare gli obblighi internazionali di non proliferazione. Attuati in base al principio di non discriminazione, questi controlli riflettono l’impegno della Cina a mantenere la pace globale e la stabilità regionale.
Le terre rare non sono solo cruciali per la produzione di veicoli a nuova energia, per l’elettronica di consumo e per le turbine eoliche, ma svolgono anche un ruolo indispensabile in equipaggiamenti militari avanzati come aerei caccia e impianti nucleari. Impedire che tali risorse strategiche vengano utilizzate per minare la pace e la sicurezza internazionali è un obbligo condiviso di non proliferazione per tutte le nazioni.
Infatti, i controlli sulle esportazioni di materiali strategici a duplice uso sono una pratica accettata a livello internazionale e un diritto legittimo degli Stati sovrani a salvaguardare la sicurezza nazionale e ad adempiere alle responsabilità internazionali.
Inoltre, le nuove normative cinesi sulle terre rare riflettono le necessarie riforme industriali. In passato, uno sviluppo estensivo e non regolamentato ha portato alla sottovalutazione delle risorse e a gravi danni ecologici. Questo modello insostenibile non solo ha impoverito la dotazione di risorse naturali del Paese, ma ha anche messo a rischio la stabilità a lungo termine delle catene di approvvigionamento industriale globali.
Le nuove iniziative della Cina, tra cui i nuovi regolamenti sull’amministrazione delle terre rare annunciati nel 2024, hanno dimostrato l’impegno del Paese a passare a uno sviluppo sostenibile e di alta qualità. Queste misure non solo salvaguardano l’ecosistema nazionale, ma garantiscono anche forniture di terre rare più affidabili e trasparenti per le catene industriali globali. Un’industria cinese delle terre rare ben regolamentata ed ecocompatibile andrà in definitiva a vantaggio degli utenti globali.
Nonostante l’esagerazione fuorviante di alcuni media occidentali, l’obiettivo della Cina è regolamentare le esportazioni e non vietarle, e agevolare il commercio che aderisca alle normative stabilite, anziché ostacolare la normale attività commerciale. Ad esempio, in risposta alle preoccupazioni sollevate di recente dall’Unione Europea (UE) e da altri, il ministro cinese del Commercio Wang Wentao ha assicurato all’UE che la Cina è desiderosa di istituire un canale verde per le domande idonee e ad accelerare il processo di approvazione. I team di lavoro competenti sono stati inoltre incaricati di mantenere una comunicazione tempestiva in merito.
Queste risposte costruttive e questi adeguamenti concreti dimostrano il sincero impegno della Cina a collaborare con i suoi partner per ridurre al minimo l’impatto delle misure normative sul commercio legittimo.
Queste risposte costruttive e adeguamenti pratici dimostrano il sincero impegno della Cina a collaborare con i suoi partner per ridurre al minimo l’impatto delle misure normative sul commercio legittimo.
Con l’aggravarsi delle tensioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti e i settori tecnologici critici che affrontano restrizioni ingiustificate, gli sforzi della Cina per rafforzare la gestione delle sue risorse strategiche sono spesso diventati oggetto di speculazioni. Tuttavia, considerare queste misure come meri strumenti di contrattazione a breve termine sottostima la portata strategica delle decisioni politiche cinesi.
Le regolamentazioni cinesi sulle terre rare sono una decisione prudente, fondata su norme internazionali ampiamente accettate, sulla necessità del Paese di uno sviluppo industriale sostenibile e sulle sue responsabilità di importante Paese.
Piuttosto che soccombere all’ansia per il “disaccoppiamento” o a errate concezioni delle terre rare come “arma strategica”, sarebbe più costruttivo per l’Occidente concentrarsi sulla comprensione e sull’adattamento alle nuove misure cinesi.
Solo attraverso un dialogo sincero e la cooperazione tutte le parti potranno contribuire a garantire che questa risorsa fondamentale continui a sostenere il progresso tecnologico globale e la transizione verde in un quadro pacifico e sostenibile. (Xin) © Xinhua
