SILANUS – Una notizia a lungo attesa porta un sospiro di sollievo per i cittadini di Silanus: sono stati stanziati dalla Regione 80mila euro destinati all’adeguamento del Piano Urbanistico Comunale (PUC), uno strumento urbanistico fermo da oltre un quarto di secolo. L’annuncio arriva grazie all’iniziativa della consigliera comunale Francesca Madeddu, che ha seguito da vicino l’iter per ottenere i fondi necessari.
Madeddu, da tempo portavoce delle numerose istanze dei cittadini, ha sottolineato come la mancanza di un PUC aggiornato abbia creato negli anni una situazione di precarietà, ostacolando lo sviluppo e la risoluzione di problematiche territoriali e individuali. “I tempi cambiano – spiega – e i problemi si accumulano, rischiando di divenire insormontabili”.
L’impegno della consigliera ha portato a una richiesta di contributo economico al Consiglio Regionale, inizialmente negata in attesa della legge di stabilità finanziaria. Solo con l’apertura di una concreta possibilità di finanziamento, Madeddu ha coinvolto l’amministrazione comunale, in particolare il Sindaco, con il quale è stata redatta la lettera ufficiale di richiesta indirizzata al Consiglio Regionale e alla presidente Alessandra Todde nell’aprile di quest’anno.
Lo stanziamento di questi 80mila euro è un passo cruciale per Silanus. L’adeguamento del PUC permetterà di risolvere diverse criticità. Tra le priorità, l’eliminazione di vincoli superati, come quello ferroviario imposto oltre 25 anni fa per un’ipotetica rettifica della linea mai realizzata. Questo vincolo, ormai obsoleto, ha finora precluso lo sviluppo di numerose attività agricole, impedendo l’edificazione necessaria per l’ampliamento delle loro infrastrutture.
Si prevede inoltre la riperimetrazione delle attuali aree destinate a zona artigianale e industriale, per adeguarle alle reali esigenze delle attività esistenti e di quelle future. Verranno anche rimodulate alcune vincolistiche di natura ambientale che gravano sul perimetro urbano, in accordo con i funzionari regionali. Un altro aspetto fondamentale sarà la georeferenziazione, volta a rideterminare in modo puntuale il rispetto delle aree vicine a siti archeologici.
“Questo mi dà una grande carica e una rinnovata fiducia nell’Istituzione Regionale”, ha dichiarato Francesca Madeddu, esprimendo la sua soddisfazione per il risultato raggiunto. La consigliera ha voluto ringraziare sentitamente la presidente Todde e l’intero Consiglio Regionale per la sensibilità dimostrata. “Da qui si parte per riqualificare i centri più piccoli della nostra Regione, quelli a più alta qualità della vita ma che, per conservare questo status, necessitano di attenzioni concrete e frequenti come fossero delle piante bonsai“, ha concluso Madeddu, sottolineando l’importanza di investire nei piccoli comuni per garantirne la vitalità e lo sviluppo. La lunga attesa dei cittadini silanesi per una risoluzione di queste problematiche, rimaste irrisolte per vent’anni e diverse amministrazioni, sembra finalmente giungere a una positiva conclusione.
