Svolta negli attentati incendiari di Siniscola: due arresti all’alba uno tenta di barricarsi in casa

Salvatore

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Svolta negli attentati incendiari di Siniscola: due arresti all’alba uno tenta di barricarsi in casa

di Sonia Meloni
mercoledì 04 Giugno 2025 - 14:33
Svolta negli attentati incendiari di Siniscola: due arresti all’alba uno tenta di barricarsi in casa

Un momento del blitz a Siniscola

SINISCOLA – Un’ondata di paura e rabbia aveva scosso la comunità, culminata in una fiaccolata di protesta lo scorso febbraio, in seguito a oltre 40 attentati incendiari messi a segno tra il 2024 e i primi mesi del 2025, un allarme sociale che aveva tenuto col fiato sospeso l’intera popolazione. A distanza di qualche mese, all’alba di oggi è arriva una prima significativa risposta: due persone arrestate, due denunciate a piede libero e centinaia di perquisizioni, in un’operazione congiunta di Carabinieri e Polizia. Nello specifico, le quattro persone finite nei guai oggi sono ritenute responsabili dell’incendio di quattro auto date alle fiamme di proprietà di un allevatore di 27 anni e di alcuni suoi familiari.

Un momento della conferenza stampa (foto S.Novellu)

Un momento della conferenza stampa (foto S.Novellu)

GLI ARRESTATI – A finire in manette Dario Tuveri (36 anni) e Luca Venale (41 anni), entrambi residenti a Siniscola e attualmente rinchiusi a Badu e’ Carros con l’accusa di incendio di autovetture a scopo intimidatorio, atti persecutori e tentata rapina a mano armata. Per quanto riguarda i colpi in banca i due li avrebbero tentati in due momenti differenti sempre verso lo stesso istituto bancario Desio di Olbia, nel primo caso i due uomini  stati bloccati dai Carabinieri a metà strada sulla statale che collega Budoni a Olbia, nel secondo, invece, uno dei due era stato fermato mentre usciva dalla banca dopo aver messo a segno il colpo.
I rapinatori avevano pianificato ogni dettaglio: si erano recati a Olbia con un’auto a noleggio e avevano acquistato un’ aspirapolvere con l’intenzione di nascondere il bottino all’interno di uno dei sacchetti. Il piano prevedeva di entrare in banca a volto coperto da passamontagna e con in pugno una pistola scacciacani tipo Glock privata del tapino rosso, rapinarla passando dalla porta antipanico e darsi poi alla fuga percorrendo contromano una strada a senso unico. Per quanto i loro piani siano sfumati uno dei due arrestati è ancora in attesa di processo.

Un momento della conferenza stampa (foto S.Novellu)

Un momento della conferenza stampa (foto S.Novellu)

COMPLICI, DETTAGLI DELL’OPERAZIONE E ATTIVITÀ INVESTIGATIVA –  L’arresto dei due uomini è avvenuto poco dopo le 5,30 di questa mattina per mano di oltre cinquanta tra Carabinieri e Polizia direttamente nelle abitazioni degli indagati, uno dei quali ha tentato di barricare l’ingresso con un divano, tentativo risultato vano. Oltre agli arresti, le operazioni hanno portato a due avvisi di garanzia a scopo cautelare per altrettante persone, residenti anch’esse a Siniscola. Le indagini si sono rivelate particolarmente complesse, ostacolate dall’impermeabile contesto sociale baroniese e dal modus operandi astuto degli indagati. Questi ultimi erano in grado di muoversi a piedi nel fitto reticolo di viottoli cittadini durante la notte, oppure di utilizzare autovetture a noleggio non direttamente riconducibili a loro. A complicare ulteriormente il lavoro degli inquirenti, la riluttanza dei privati a collaborare, per timore di subire ritorsioni. Determinante per le indagini è stato il sistema della videosorveglianza urbana. È stato infine sottolineato che l’operazione odierna rappresenta solo un primo passo nell’attività investigativa. Le autorità ritengono infatti che i due arrestati si siano avvalsi di diversi complici, definiti di volta in volta con l’epiteto di “compari”. Le indagini sono quindi destinate a proseguire per identificare e assicurare alla giustizia l’intera rete.

Il prefetto Alessandra Nigro (foto S.Novellu)

Il prefetto Alessandra Nigro (foto S.Novellu)

LA CONFERENZA STAMPA – Alla conferenza stampa di oggi, organizzata in prefettura dal prefetto Alessandra Nigro che sì è complimentata per l’operazione criticando aspramente chi definisce il territorio del nuorese militarizzato per le attività di controllo che portano anche a questi risultati, il questore Alfonso Polverino, il colonnello dei carabinieri Gennaro Cassese, il capo della Squadra Mobile Fabio di Lella che si è complimentato anche con la Scientifica, il comandante della Guardia di Finanza Alessandro Ferri, il capitano della Compagnia di Siniscola Marco Calò e il dirigente capo  del commissariato di Siniscola Gabriele Pacifico.

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