Graduatorie ARES bloccate. Gli idonei infuriati: “Cantieri sanitari favoriscono chi non ha superato il concorso”

Salvatore

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Graduatorie ARES bloccate. Gli idonei infuriati: “Cantieri sanitari favoriscono chi non ha superato il concorso”

giovedì 29 Maggio 2025 - 09:41
Graduatorie ARES bloccate. Gli idonei infuriati: “Cantieri sanitari favoriscono chi non ha superato il concorso”

L'ospedale San Francesco (foto S.Novellu)

NUORO – Monta la rabbia tra gli idonei della graduatoria ARES 2022 per l’ASL di Nuoro, che denunciano il blocco delle assunzioni e l’avvio dei “cantieri sanitari”, progetto regionale che, a loro dire, sta ostacolando lo scorrimento della graduatoria: “A oltre due mesi dall’incontro con l’assessore Manca e il DG Cannas, le promesse di sbloccare le graduatorie ARES si sono rivelate vane”, affermano gli idonei. “La graduatoria della ASL di Nuoro è ferma da febbraio, fatta eccezione per quattro riserve. Nel frattempo, i ‘cantieri sanitari’, ideati dall’assessore Manca per sostenere la disoccupazione, sono entrati a pieno regime”.

Il progetto “cantieri sanitari” prevede l’inserimento di personale di supporto nelle ASL, selezionato tramite una graduatoria basata su ISEE, stato di disoccupazione e iscrizione alle liste di collocamento, senza alcun concorso pubblico. “Questi lavoratori, a differenza nostra, sono stati assunti con contratti fino a 36 ore settimanali, coprendo i turni, notti comprese, per otto mesi”, spiegano gli idonei. “Questo di fatto impedisce lo scorrimento della nostra graduatoria, frutto di un concorso pubblico durato due anni, con 7000 partecipanti e 2100 idonei“.

Gli idonei contestano la definizione di “personale di supporto”, ritenendo che i cantieri sanitari stiano coprendo i fabbisogni organici delle ASL. “Ci sentiamo presi in giro da una giunta che favorisce chi non ha superato un regolare concorso pubblico, chi ha lavorato in nero e che sostiene il precariato, con contratti di soli otto mesi”, dichiarano.

“Chiediamo un incontro urgente con il nuovo DG dell’ASL Nuoro e risposte concrete”, concludono gli idonei. “Siamo pronti a far valere i nostri diritti, anche nelle cabine elettorali“.

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