LA TESTIMONIANZA – L’eccellenza della sanità nuorese è nuovamente sotto la lente d’ingrandimento per tempi d’attesa che, in barba ai proclami del politico di turno che si alterana sulla scena, continuano a essere troppo lunghi e inaccettabili, soprattutto per i meno abbienti, costretti spesso a rinunciare alle cure..
LA STORIA – Il protagonista della vicenda che raccontiamo oggi è il Antonio Arcadu, munito di un’impegnativa del medico di base datata 23 maggio 2025 con ben chiara la priorità (entro 30 giorni per visite, 60 per strumentali) e un quesito diagnostico delicato (“ESITI DI NEFROURECTOMIA SN PER K RENALE TURP IR-IN DIALISI”), al momento di confrontarsi col CUP nuorese si è trovato di fronte a una realtà sconcertante: per una visita urologica di primo accesso (codice 89.7C.2), prescritta con urgenza per un paziente di 85 anni, il primo appuntamento disponibile è per il 28 aprile 2026, quasi un anno dopo la prescrizione.
La denuncia del 85enne è amara e diretta: “Se voglio essere visitato devo mettere mano alla tasca”. Al di là dei tecnicismi, la realtà è a Nuoro, un paziente con esenzione per una visita urologica presso l’ospedale San Francesco deve attendere circa un anno. La vera doccia fredda arriva confrontando i tempi con la sanità privata: sborsando 150 euro, la stessa visita si può ottenere nel giro di pochi giorni. La domanda sorge spontanea: è questo il livello di assistenza garantito dal sistema sanitario pubblico nuorese? Un’attesa di un anno è compatibile con una priorità medica e una condizione clinica delicata? VOGLIAMO RISPOSTE E NON SILENZI – Il signor Arcadu lancia un appello all’Azienda Sanitaria Locale, auspicando un commento su questa situazione paradossale. “Un silenzio da parte dell’ASL non farebbe altro che alimentare i dubbi sulla reale efficienza e accessibilità delle cure per i cittadini nuoresi.
ORTOPEDIA – Questa vicenda è un campanello d’allarme che merita una seria riflessione sullo stato della sanità pubblica locale, non solo nuorese ma sarda in generale, in quanto questi tempi biblici si hanno, secondo altre testimonianze, anche in altri reparti come ad esempio Ortopedia a NUORO, dove per una visita ortopedica e traumatologica bisogna attendere il mese di dicembre, per un’ecografia muscolotendinea e osteoarticolare si va ad aprile 2026 mentre per una risonanza magnetica del rachide cervicale si va al mese di maggio del 2027. E dal momento che il dolore non attende i tempi della sanità pubblica, l’alternativa è pagare, o in intra moenia, o in privato, in questo modo i tempi sono pressoché immediati. E in questo modo la sanità ognuno di noi la paga due volte.
