Nuoro. Venerdì 23 maggio, al Rosario, un’evento scultoreo di Pietro Costa contro la guerra

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Nuoro. Venerdì 23 maggio, al Rosario, un’evento scultoreo di Pietro Costa contro la guerra

di Salvatore Novellu
giovedì 22 Maggio 2025 - 15:35
Nuoro. Venerdì 23 maggio, al Rosario, un’evento scultoreo di Pietro Costa contro la guerra

L'artista Pietro Costa nel suo studio (foto S.Novellu)

NUORO – Sarà inaugurata domani, venerdì 23 maggio alle ore 11:00, in piazza del Rosario l’evento scultoreo “PACE” dell’artista nuorese Pietro Costa pensata per sensibilizzare attraverso l’opera d’arte l’opinione pubblica sulla pace del mondo e contro gli orrori della guerra.
L’installazione, che rimarrà esposta nel cuore del rione San Pietro per tre giorni, simboleggia da una parte l’apertura della Porta Santa da parte di Papa Francesco in occasione del Giubileo e, parallelamente, il messaggio del Pontefice appena scomparso contro tutte le guerre nel mondo, e in questo caso nella Striscia di Gaza, rappresentata da tre cadaveri a terra, già avvolti dentro i teli bianchi per la loro sepoltura, e di fianco un uomo che tiene in braccio il figlio morto, scena che da ormai troppo tempo siamo assuefatti a vedere nelle cronache quotidiane dal fronte.  Si tratta di opere in terra cotta, dunque fragili come fragile è la stessa esistenza umana. L’inaugurazione dell’evento scultore sarà accompagnata dal commento sonoro della tromba di Gabriele Biosa.  Nel pomeriggio, poi, alle ore 18,00 sarà inaugurata la mostra personale dello stesso Costa Forme e Colori, negli spazi della sua casa studio in via della Pietà 57, dove potrà essere visitata fino all’8 giugno, con orario 10-13 – 17-20.

Il bozzetto dell'opera di Costa (foto S.Novellu)

Il bozzetto dell’opera di Costa (foto S.Novellu)

“Scevra da rigidi schematismi accademici e sovrastrutture altre – scrive nella presentazione la storica dell’arte Eugenia Cervello – l’arte di Pietro Costa acquisisce una forza drammaturgica che mette in evidenza la condizione umana in eterno conflitto tra il bene e il male, di cui l’Artista medesimo si fa partecipe e narrazione di una esperienza artistica intrisa di religiosità naturale – o mistica che sia non importa. Il rapporto tra l’uomo e la vita, tra l’uomo e la morte, tra l’uomo e la guerra come “fonte di esaurimento responsabile del diritto alla vita” diventa, comunque, unità di gesto nella sua cosmogonia artistica e costante affermazione alla vita.

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