“Ripartiamo insieme dall’energia come bene comune. Ripartiamo insieme dalle comunità energetiche rinnovabili (Cer) che rappresentano un’importante opportunità sui diversi fronti: un notevole risparmio sulle bollette, l’abbattimento delle emissioni di Co2, la creazione di know how tecnologicamente avanzato, senza considerare i risvolti sociali perché i guadagni andrebbero a sostegno di iniziative a favore delle fasce più deboli”.

Emiliano Fenu (foto S.Novellu)

Così il candidato sindaco del Campo largo, Emiliano Fenu, che, al termine dell’incontro dal titolo “Energia comune, futuro condiviso”, svoltosi nella sede elettorale di via Manzoni con il contributo di  tre esperti del settore (Francesco Sanna, Michele Loche e Riccardo Raccis) ha voluto sottolineare come tra i punti programmatici della sua coalizione vi è lo strumento che consente alla comunità di auto produrre attraverso fonti rinnovabili e con un processo democratico e partecipato, l’energia necessaria al proprio fabbisogno.

Emiliano Fenu (foto S.Novellu)

Il percorso è già stato avviato sebbene non manchino le difficoltà “I progetti da finanziare con il Pnrr hanno un termine che è il 2026, troppo breve. La Regione Sardegna si è fatta però promotrice di questo percorso virtuoso, stanziando 678 milioni di euro per i prossimi 5 anni proprio per promuovere nuove comunità energetiche in Sardegna, e Nuoro può fare da esempio e da traino. Appoggeremo con convinzione – ha proseguito il candidato del Campo largo – la volontà, già manifestata da diversi operatori di Prato Sardo, di costituire una comunità di energia rinnovabile”. “Ho sempre creduto nel principio secondo il quale – è stata la sua conclusione – le energie rinnovabili sono beni comuni per cui ognuno ha il diritto di produrre l’energia che gli occorre per vivere per sé e per la propria famiglia e la propria azienda: lo Stato, la Regione e il comune devono sostenere e consentire l’esercizio di questo diritto”. 

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