“Il Fatto Quotidiano lo ha anticipato: Fratelli d’Italia, con Francesco Lollobrigida in testa, ha proposto un disegno di legge collegato alla legge di Bilancio che mira a modificare la legge 157/92, normativa che disciplina la protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio in Italia. Il testo in discussione prevede una serie di cambiamenti che hanno suscitato reazioni da parte di associazioni ambientaliste e animaliste.

Il ministro Lollobrigida
Ecco le principali modifiche – Tra le principali modifiche proposte, si segnala l’estensione delle aree in cui sarà possibile esercitare l’attività venatoria, includendo potenzialmente anche territori demaniali come spiagge e foreste. Il disegno di legge introduce inoltre la facoltà per Regioni e Ministero dell’Agricoltura di rivedere i perimetri delle aree protette, con un limite massimo fissato al 30% del territorio regionale e la previsione di un potere sostitutivo ministeriale in caso di inadempienza.
Il testo prevede la riapertura dei roccoli, impianti di cattura precedentemente oggetto di contestazioni a livello europeo, e l’ampliamento delle specie utilizzabili come richiami vivi. Vengono inoltre eliminate le limitazioni al numero di volatili da allevamento detenibili.
Un altro aspetto rilevante riguarda la possibilità di svolgere gare di caccia con cani e addestramento con abbattimento di fauna selvatica anche in periodi di caccia chiusa e di notte. Nelle aziende faunistico-venatorie, si prospetta la possibilità di cacciare al di fuori dei periodi stabiliti dalla legge, previa valutazione d’incidenza.
L’articolo 18 del disegno di legge prevede la sostituzione del parere vincolante dell’Ispra con quello del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale nell’adozione dei piani venatori regionali. Viene inoltre aperta la possibilità di estendere l’attività venatoria anche in primavera.
Le associazioni ambientaliste e animaliste hanno espresso preoccupazione riguardo a queste modifiche, evidenziando potenziali impatti negativi sulla biodiversità, sul bracconaggio e sul rispetto delle normative europee. Viene inoltre contestata la metodologia di elaborazione del disegno di legge, ritenuta carente di condivisione con il mondo ambientalista.
Il governo ha manifestato l’intenzione di approvare la riforma entro l’estate, in concomitanza con l’avvio della stagione venatoria. L’iter legislativo potrebbe prevedere tempi contingentati e l’eventuale eliminazione di alcune audizioni.
