NUORO – La provincia di Nuoro si trova di fronte a una sfida demografica ed economica di proporzioni significative. Secondo le recenti proiezioni della CGIA (Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato) – Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre, nei prossimi dieci anni si assisterà a un drastico calo della popolazione in età lavorativa (15-64 anni), con una contrazione stimata del 17,9%. Questo dato, il più elevato a livello nazionale, evidenzia una criticità specifica per il territorio nuorese all’interno di un quadro nazionale già allarmante. A livello nazionale, la Cgia prevede una perdita di quasi 3 milioni di persone in età lavorativa (-7,8%) entro il 2035, passando dai 37,3 milioni attuali a 34,4 milioni. Questa tendenza è attribuita al progressivo invecchiamento della popolazione e avrà ripercussioni su diversi fronti, dalla tenuta dei conti pubblici al reperimento di giovani lavoratori per le imprese.
Se a livello nazionale il Mezzogiorno potrebbe in parte tamponare la situazione grazie a tassi di disoccupazione e inattività più elevati, la situazione a Nuoro appare particolarmente critica. La perdita stimata del 17,9% della forza lavoro provinciale (-17,9%, dato che corrisponde alla percentuale più alta a livello provinciale) rischia di acuire le difficoltà già esistenti nel tessuto economico locale, con potenziali impatti negativi sul PIL e un aumento della spesa previdenziale, sanitaria e assistenziale.
Il report della CGIA sottolinea come le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, potrebbero trovarsi costrette a ridurre gli organici a causa dell’impossibilità di nuove assunzioni. Le medie e grandi imprese, pur potendo offrire condizioni più vantaggiose, non saranno immuni dalle conseguenze di un mercato del lavoro in progressiva contrazione.
A livello regionale, la Sardegna si attesta come la regione con la maggiore perdita percentuale di popolazione in età lavorativa (-15,1%), con la provincia di Nuoro a guidare questa triste classifica. Seguono, a livello provinciale, Sud Sardegna (-17,7%), Caltanissetta (-17,6%), Enna (-17,5%) e Potenza (-17,3%).
Questi dati impongono una riflessione urgente sulle strategie da adottare a livello locale e regionale per contrastare il declino demografico e sostenere il tessuto economico di Nuoro. Sarà fondamentale implementare politiche attive per il lavoro, incentivare la natalità e attrarre nuovi residenti, al fine di mitigare gli impatti negativi di questa prevista contrazione della forza lavoro.
