La scena politica nuorese si infiamma con l’arrivo della lista “Riformisti per Nuoro”, una novità che non è passata inosservata ai Riformatori Sardi, storico movimento politico isolano. Il coordinamento cittadino dei Riformatori Sardi ha espresso “sorpresa e perplessità” di fronte a questa nuova formazione, che si presenta all’interno della coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni amministrative.
SCONTRO SUI NOMI – Il punto cruciale della contesa è la “singolare somiglianza” del nome, che, secondo i Riformatori Sardi, rischia di generare confusione tra gli elettori. Con quasi 30 anni di storia e battaglie politiche, tra cui la raccolta di oltre 200.000 firme per il referendum sul principio di insularità, i Riformatori Sardi si sentono legittimamente lesi da un’operazione che definiscono un “tentativo di appropriazione indebita”.
“Ci chiediamo se questa lista sia stata creata più per confondere che per contribuire al dibattito”, dichiarano dal coordinamento cittadino capeggiato dalla segretaria Beatrice Moro, sottolineando la differenza tra chi ha una storia politica radicata e chi si affaccia ora sulla scena con “insegne ambigue”.
Nonostante le critiche, i Riformatori Sardi si presentano con fiducia, forti della loro storia e della loro identità, come “il secondo partito sardo più longevo, riconoscibile e radicato”. Augurando “buona fortuna” ai “neoriformisti”, confidano nella capacità dei cittadini di Nuoro di “giudicare e scegliere con consapevolezza e spirito critico”. La campagna elettorale si preannuncia accesa, con il tema dell’identità politica al centro del dibattito.
