NUORO – L’ex sindaco Annico Pau interviene con una lettera aperta al vetriolo sulla proposta, avanzata in piena campagna elettorale da un esponente della coalizione di centro-destra-civiche (Roberto Cappelli, ndr), di riprendere in considerazione l’intitolazione di Corso Garibaldi, senza nascondere il proprio disappunto e definendo l’iniziativa “inopportuna” e “divisiva”, soprattutto alla luce delle numerose problematiche che affliggono la città.
Nel rispetto della storia locale, Pau ripercorre le motivazioni che, nel lontano 1882, portarono all’unanime decisione del Consiglio Comunale di dedicare l’allora “Bia Majore” all’eroe dei due mondi subito dopo la sua scomparsa. “L’ipotesi di rinominare la principale arteria cittadina, Corso Garibaldi, stride con la ferma volontà degli amministratori post-risorgimentali – sottolinea l’ex primo cittadino – ricordando come quella scelta, su proposta del neo-eletto presidente Antonio Luigi Are, mirasse a “onorare la memoria del Generale, ribattezzando la via e apponendo insegne commemorative.”
Pau evidenzia come quella concordanza testimoniasse un “profondo rispetto tributato a Garibaldi,” tanto che l’amministrazione accolse con favore l’iniziativa bolognese per un Monumento Nazionale a Caprera, pur rimandando valutazioni su ulteriori omaggi a Nuoro a causa delle ristrettezze economiche del tempo. Questi “precedenti storici delineano chiaramente le motivazioni che portarono all’intitolazione di un’arteria che, nel corso del tempo, è divenuta il cuore pulsante della città, teatro di vita sociale, culturale e commerciale,” un luogo citato con affetto da “illustri scrittori nuoresi di fama internazionale oltre che da numerosi illustri viaggiatori.”
La proposta di rimettere in discussione tale intitolazione viene definita da Pau “non solo sbagliata e priva di adeguate motivazioni ma anche decisamente provocatoria.” L’ex sindaco non ravvisa alcuna logica nel porre in competizione le figure di Giuseppe Garibaldi e Grazia Deledda: “Non si comprende la logica di porre in concorrenza la figura di Giuseppe Garibaldi con quella della nostra Premio Nobel, Grazia Deledda. Il primo, infatti, ha trovato una sua collocazione storica e urbanistica ben definita fin dal 1882, quando l’amministrazione civica dedicò la vecchia Bia Majore …in onore e imperituro ricordo del benemerito Generale.” Pau ricorda come Grazia Deledda abbia già ricevuto un “omaggio significativo e coerente con il suo percorso umano e letterario con l’intitolazione di un luogo importante legato alla sua nascita e alla sua aspirazione di scrittrice.” L’ex sindaco esprime il suo “profondo disappunto” nel constatare come su un tema così delicato si intervenga con “una leggerezza disarmante,” richiamando alla memoria la recente soppressione di via Calatafimi. “Con questo non intendo assolutamente mettere in discussione l’importanza di altre figure illustri per la città, ma sembra quasi manifestarsi di una tendenza a cancellare le figure emblematiche e i simboli che hanno caratterizzato il nostro Risorgimento.”
In conclusione, Annico Pau, in qualità di “cittadino nuorese, profondamente legato alla sua storia e alla sua identità, e da convinto repubblicano storico,” ribadisce con fermezza che “l’intitolazione di una via o di una piazza non può essere decisa con la superficialità con cui si cambiano le pantofole.” Si tratta di una “materia di natura politico-amministrativa concreta che non può essere lasciata in balia dell’improvvisazione o, peggio ancora, lasciarsi andare a effimere proposte elettoralistiche prive di significato, anche se proposte all’interno di nobili intenti culturali.” Con queste parole, l’ex sindaco Pau si schiera apertamente contro una proposta che rischia di riaprire ferite e divisioni nella comunità nuorese.
