NUORO – Come già da alcuni anticipato Pd e Riformisti per Nuoro correranno in una unica lista, nella coalizione che sostiene il deputato Emiliano Fenu, dei Cinque Stelle, nelle comunali dell’8 e 9 giugno.

Leonardo Moro (foto Cronache Nuoresi)
L’ANNUNCIO. L’ufficializzazione è giunta oggi con una nota firmata dal segretario cittadino dei Dem, Giovanni Mossa, e da Leonardo Moro, dei Riformisti. Quest’ultimo è un gruppo che accoglie alcuni ex esponenti del PD, a partire proprio da Moro, già presidente del Consiglio comunale e vice-sindaco durante le amministrazioni dei sindaci Mario Zidda e Alessandro Bianchi. I due gruppi riprendono così un rapporto di collaborazione, dopo alcune incomprensioni che avevano portato alla separazione dei loro percorsi politici. Sulle motivazioni di questa scelta, le prime dichiarazioni dei dirigenti dei due gruppi spiegano: «Gli elementi che hanno condotto a questa decisione programmatica ed elettorale – scrivono Mossa e Moro – sono molteplici, a partire dall’opposizione che abbiamo svolto insieme durante il decennio delle giunte Soddu». Prima di passare a una serie di valutazioni sullo stato della città capoluogo, che costituiscono la base della loro candidatura, si legge nella nota di PD e Riformatori per Nuoro: «Da troppo tempo molti problemi non trovano la soluzione che meritano. Le criticità – aggiungono – si stanno accumulando, alimentando nei cittadini disillusione e sconforto e aumentando la distanza tra amministratori e amministrati». Tra le azioni concrete ritenute fondamentali, spicca la necessità di: «Fermare l’esodo dei giovani, anche attraverso la creazione di lavoro in una città inclusiva e sostenibile».
Tra gli interventi che i candidati di PD e Riformisti per Nuoro si propongono, c’è quello di affiancare il progetto di realizzazione a Lula dell’Einstein Telescope, il rilevatore di onde gravitazionali: «Potrà costituire un volano socio-economico per l’intera Sardegna, ma dovremo essere preparati a raccoglierne la sfida». Nel percorso per raggiungere questi obiettivi, Mossa e Moro promettono «un’azione amministrativa che si basi su strumenti efficaci e competenze adeguate». Un accenno anche al metodo: «Il lavoro va svolto in sinergia con Provincia, Regione e Stato».
