L’autopsia ha confermato: è stata una coltellata al petto a causare la morte di Marco Mameli, il giovane ucciso nella notte di sabato scorso a Bari Sardo. I medici legali, Michela Laurenzo e Danilo Fois, incaricati dalla procuratrice Giovanna Morra, hanno eseguito l’esame autoptico presso l’ospedale di Lanusei, rivelando dettagli cruciali per le indagini.
I DETTAGLI DELL’AUTOPSIA – La distanza, la posizione, la forza impressa al coltello e la profondità della ferita sono ora al centro dell’attenzione degli inquirenti. La polizia, che sta conducendo le indagini con il massimo riserbo, continua a lavorare per identificare il responsabile dell’omicidio. Al momento, l’indagine è ancora a carico di ignoti.
SILENZIO E DOLORE – Nonostante l’intensa attività investigativa, non sono state rilasciate testimonianze ufficiali. La famiglia di Marco Mameli, composta dai genitori e dalla sorella, assistita dall’avvocato Gian Luigi Mastìo, ha nominato un consulente di parte per seguire da vicino gli sviluppi delle indagini.
DUE INCHIESTE PARALLELE – Le indagini si concentrano su due fronti: l’omicidio di Marco Mameli e il ferimento di Andrea Contu, avvenuto la stessa sera. Per quest’ultimo episodio, c’è un indagato che ha confessato, ribadendo però la sua estraneità all’omicidio di Mameli.
OGLIASTRA IN LUTTO – Domani, giorno dei funerali, è prevista la partecipazione dei sindaci di numerosi paesi ogliastrini, in segno di lutto e condanna da parte della comunità. Oggi, alle 18:00, il Consiglio comunale di Lanusei si riunirà per discutere dell’accaduto.
