Carnevale. Allarme inquinamento per le microplastiche nei coriandoli

Salvatore

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Carnevale. Allarme inquinamento per le microplastiche nei coriandoli

domenica 02 Marzo 2025 - 19:29
Carnevale. Allarme inquinamento per le microplastiche nei coriandoli

Carnevale all’insegna dei rincari dei prezzi, ma anche dell’inquinamento prodotto da coriandoli e stelle filanti in plastica, sempre più diffusi nelle città. C’è il rischio inquinamento: la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) avverte invece sui rischi ambientali legati al Carnevale: “Se fino a qualche anno fa i beni simbolo del Carnevale, ossia coriandoli e stelle filanti, erano realizzati solo in carta, materiale che si decompone in modo piuttosto celere impiegando circa 6 settimane, oggi tali prodotti sono sempre più spesso realizzati con materiali plastici altamente inquinanti – spiega SIMA – Questo perché si cerca di rendere l’aspetto di coriandoli e stelle filanti sempre più attrattivo per i consumatori, ricorrendo a colori metallizzati o fosforescenti e coperture in glitter. Decorazioni e colorazioni che si ottengono attraverso l’uso di microplastiche le quali, terminato il periodo di festa, permangono nell’ambiente e possono impiegare anche 600 anni per decomporsi del tutto“. Il rischio non è solo ambientale ma anche sanitario, evidenzia SIMA: “microplastiche e nanoplastiche inquinano mare, acqua, terra e aria ed entrano nel nostro organismo attraverso gli alimenti che mangiamo, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo, mettendo a rischio le arterie con conseguente maggiore rischio di infarto o ictus, e provocando danni alle ossa, al sistema endocrino, respiratorio, nervoso, oltre che a quello riproduttivo. “Per questo, in occasione del Carnevale, rivogliamo un appello ai sindaci di tutta Italia affinché emanino ordinanze, come fatto dal Comune di Venezia, volte a vietare l’utilizzo di coriandoli e stelle filanti in plastica sul territorio”, afferma il presidente SIMA, Alessandro Miani.

Ad intervenire sul tema degli aumenti dei prezzi è il Codacons, che segnala come frappe e castagnole, ma in generale l’intero settore dei dolciumi, stia risentendo della crisi delle materie prime.

AUMENTA ANCHE IL BURRO E CACAO –  “A febbraio il burro prosegue la sua corsa al rialzo e, sulla base dell’ultimo dato ISTAT, registra prezzi in crescita di quasi il +20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. – rivela il Codacons – Andamento analogo per il cacao, i cui listini al dettaglio aumentano del +15,4% su base annua, con conseguenze sul cioccolato, che segna un rincaro medio del +9,9%. Più contenuto, ma sempre rilevante, l’incremento dei prezzi delle uova: +2,5% a febbraio”. L’intero settore dolciario viene così colpito dalla crisi delle materie prime, e a risentirne sono i dolci tipici del Carnevale: “frappe e castagnole registrano al dettaglio rincari medi tra il +6% e il +8%, con i prezzi che variano dai 7 euro al Kg ai 50 euro al kg, a seconda se si acquisti al supermercato o in un esercizio specializzato, ma che possono arrivare, come nel caso di una nota pasticceria, anche a 100 euro al kg”, conclude il Codacons.

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