Primi pagamenti dei saldi Pac, ma è solo una goccia nel deserto. Coldiretti Sardegna lancia l’allarme: decine di milioni di euro, vitali per la sopravvivenza delle aziende agricole e zootecniche dell’isola, sono ancora bloccati. L’organizzazione chiede alla Regione di accelerare immediatamente l’erogazione dei saldi dello Sviluppo Rurale, misure cruciali per il benessere animale, la difesa del suolo e gli interventi agro-ambientali.
LIQUIDITÀ AL COLLASSO – “Nonostante i progressi degli ultimi mesi, c’è ancora molto da fare”, tuona Coldiretti. “Molte aziende non hanno ricevuto gli anticipi e lo sblocco immediato dei saldi è indispensabile”. Dei 100 milioni di euro previsti per lo sviluppo rurale, solo 34 milioni sono stati liquidati, un ritardo inaccettabile che mette a rischio la sopravvivenza di centinaia di imprese.
BUROCRAZIE E ANOMALIE – Le cause del ritardo? Procedure burocratiche complesse, controlli amministrativi farraginosi e anomalie tecniche legate alla carta dei suoli e alle PLT. Un labirinto che sta soffocando le aziende agricole sarde, già provate dalla crisi economica e dai cambiamenti climatici.
COLDIRETTI – “Non ci fermeremo, ogni centesimo deve arrivare nelle casse delle aziende” affermano i rappresentanti dell’associazione. “La nostra azione ha portato a risultati concreti, ma non possiamo fermarci qui”, dichiara il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu. “Chiediamo con forza un’accelerazione immediata su tutte le misure, in particolare quelle per il benessere animale, che possono essere pagate senza ulteriori ritardi”. “Mancano ancora troppi milioni all’appello”, aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba. “Ora servono impegni concreti per sistemare definitivamente la situazione”.
Coldiretti promette di mantenere alta la pressione sulle istituzioni, affinché ogni centesimo stanziato arrivi nelle casse delle aziende senza ulteriori ritardi.
