SOS negozi: Nuoro svuotata dalle serrande abbassate

Salvatore

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SOS negozi: Nuoro svuotata dalle serrande abbassate

 Confesercenti lancia l'appello: "Necessario un intervento urgente per salvare le piccole attività commerciali"
giovedì 27 Febbraio 2025 - 15:53
SOS negozi: Nuoro svuotata dalle serrande abbassate

Nuoro, lo shopping al Corso (foto S.Novellu)

NUORO – La desertificazione dei negozi di prossimità è un fenomeno che sta colpendo duramente il tessuto economico e sociale della provincia di Nuoro e dell’Ogliastra. Le piccole botteghe di una volta, che rappresentavano non solo un’importante fonte di reddito, ma anche un fondamentale punto di aggregazione e socialità per le comunità, stanno scomparendo a un ritmo allarmante.

«È difficile far convivere l’offline con l’online, ma è necessario che qualcosa di concreto si faccia», dichiara Roberto Cadeddu, Presidente Provinciale della Confesercenti Nuoro e Ogliastra. «I fattori che intervengono sono tanti, tra cui lo strapotere delle grandi aziende dell’e-commerce e i costi esagerati per la gestione delle aziende».

La chiusura dei negozi di prossimità porta con sé una serie di conseguenze negative: mancanza di punti di aggregazione, impoverimento del tessuto sociale, perdita di posti di lavoro e spopolamento dei piccoli comuni. «Ormai tutto si ordina online, forse un sistema più semplice e probabilmente più veloce, ma manca il contatto con i commercianti, con chi esercita non solamente un lavoro di vendita ma una figura umana simbolo del confronto e del dialogo», sottolinea Cadeddu.

Ma l’e-commerce non è l’unico problema. «È sempre più pressante la questione del reperimento di professionalità e maestranze finalizzate al completamento del business delle piccole imprese», aggiunge Alessandro Dadea, Direttore Provinciale Confesercenti Nuoro e Ogliastra.  «Ci ritroviamo troppo spesso ad avere difficoltà nel trovare barman, camerieri, addetti alla vendita, commessi, pasticceri, addetti alla pulizia, per citare solo alcuni esempi».

A ciò si aggiunge il problema dell’invecchiamento della popolazione e dello spopolamento, che rendono difficile il ricambio generazionale nelle aziende. I dati del sistema camerale confermano la gravità della situazione: le cancellazioni di imprese del commercio superano di gran lunga le nuove iscrizioni.

«Qualcosa si può fare e si deve fare», afferma Cadeddu. «Sicuramente cercare di incentivare il modello di promozione della formazione professionale e intervenire nelle aziende per gli incentivi alle assunzioni». Confesercenti propone anche di ripensare alla città di Nuoro come centro di idee e di passione per il lavoro, sostenendo l’acquisto delle case del centro storico e investendo nelle infrastrutture, come nuove aree di parcheggio, per rendere la città più accessibile e fruibile.

Un commento  - mostra commenti

  1. Tonino frogheri 27 Febbraio 2025 17:10

    La vera ed unica cura sta nel riportare nel centro storico, compreso corso Garibaldi, le famiglie ! Il centro storico senza famiglie non è un vero centro storico! AREA , la vecchia Iacp, deve dare risposta alle oltre 300 famiglie che attendono invano da decenni un alloggio dignitoso e comprare abitazioni pronte a SanPietro Seuna e corso Garibaldi ed acquistare dall Inps , attuale proprietario, l ex ufficio del lavoro posto di fronte all Hotel Grillo! Senza l arrivo di nuove famiglie il centro non avrà futuro!

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