NUORO – Si è tenuto questa mattina il sopralluogo tecnico preliminare per fare luce sul tragico crollo costato la vita ai giovanissimi Patrick Zola e Ethan Romano, di soli 14 e 15 anni, nel rudere situato in via Dessanay. Era il giorno di Pasquetta dello scorso anno quando il solaio della struttura fatiscente che sorge di fronte alla chiesa dei San Domenico Savio è improvvisamente collassato su stesso, intrappolando i due ragazzi e condannandoli a una morte orribile.

L’ingegner Aldo Mauri (foto S.Novellu)
L’INCHIESTA – Le indagini, condotte dal PM Riccardo Belfiori, si concentrano ora sull’individuazione delle cause che hanno portato al cedimento. L’ingegnere Aldo Mauri è stato incaricato di svolgere una perizia tecnica entro 60 giorni, rispondendo al quesito cruciale formulato dal GIP. Un aspetto fondamentale dell’inchiesta, infatti, riguarda l’accertamento delle responsabilità dirette nel crollo. Le perizie sono logicamente legate alla richiesta di incidente probatorio formulata dalla Procura di Nuoro che mira ad accertare, come pare emergere dall’accertamento tecnico e irripetibile sui cellulari dei ragazzi, se siano stati Patrick, Ethan o altri a provocare il crollo di elementi portanti dell’immobile.

L’ingegner Francesco Giordano (foto S.Novellu)
Parallelamente, anche la difesa di 7 dei 13 eredi (su 14 iniziali, uno è deceduto nel frattempo) proprietari dell’immobile, accusati di omicidio colposo, ha nominato i propri consulenti, Marco Murgia e Paolo Pirisi, per seguire da vicino gli sviluppi dell’indagine.

Sopralluogo nell’immobile della tragedia (foto S.Novellu)
Questa mattina il sopralluogo effettuato ha accertato che c’era già stato un cedimento delle pareti esterne da un’altra parte dell’immobile, realizzato strutturalmente intorno al vano scala. I periti (per primo quello del tribunale) hanno eseguito un ispezione dall’esterno avvalendosi di una scala dei Vigili del Fuoco.

L’ispezione ai vani dell’immobile della tragedia (foto S.Novellu)
La seconda fase del sopralluogo ha interessato i vani al piano terra, terminata la quale, nella redazione del verbale, i periti hanno chiesto che vengano prodotti gli elaborati catastali relativi all’immobile ricadente in un’area in seguito oggetto di lottizzazione; a riguardo hanno chiesto anche l’acquisizione di immagini storiche dello stabile, riferibili al periodo precedente la tragedia. È stata fatta, infine, esplicita richiesta di prelevare alcuni campioni di materiale di crollo, per eseguire prove di laboratorio in particolare relativamente alle malte utilizzate, e di delimitare l’area con strutture non soggette a logoramento, per garantire condizioni di sicurezza. Il prossimo sopralluogo è stato fissato per il prossimo 25 febbraio.
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