NUORO – Dopo i tentativi, fortunatamente andati a vuoto, di modificare la topomastica cittadina (e con essa una parte della storia locale) come il caso dell’antica via Majore, poi corso Garibaldi, che si voleva intitolare alla pur degna Grazia Deledda, oppure la piazza Vittorio Emanuele all’altrettanto degno Salvatore Satta (APPROFONDISCI), di recente, invece, una proposta è andata a segno.
Senza che ne la decisione ne il provvedimento fossero stati resi noti sul sito istituzionale del Comune, lo scorso 1 febbraio il viottolo che collega corso Garibaldi con piazza Vittorio Emanuele, ovvero via Calatafimi, ha mutato la propria intitolazione (storicamente coerente con l’ambito Risorgimentale cui è ispirata la toponomastica di zona) in via Piero Calamandrei. In quei giorni, se da una parte l’episodio aveva suscitato lo sdegno delle persone sensibili alla salvaguardia della storia cittadina, dall’altra aveva lasciato indifferenti gran parte di coloro che, con spirito goliardico, ricordavano che a quel vicolo, da sempre i nuoresi avevano affibbiato il nomignolo poco altisonante di “vicolo dei cornuti”.

Uno scorcio dell’attuale via Calatafimi (foto S.Novellu)
Tra gli strenui assertori che la toponomastica locale non andasse modificata, lo storico nonché ex-sindaco della città Annico Pau, che già in passato si era dichiarato contrario a questo genere di iniziative; questa volta aveva chiarito che pur riconoscendo il valore della figura di Calamandrei, sottolineava l’importanza di preservare i toponimi dal forte valore storico e identitario come via Calatafimi, che fa riferimento alla battaglia risorgimentale e garibaldina. Pau aggiungeva di temere che una scelta di questo tipo potesse creare un pericoloso precedente, mettendo a rischio altre strade dal forte valore simbolico.

Il prof. Annico Pau (foto S.Novellu)
A qualche settimana dalla messa in atto del provvedimento e dal “cambio targhe”, Pau torna alla riscossa, per quanto con toni più concilianti, evidenziando che almeno nella nuova targa sarebbe stato opportuno menzionare titolare della stessa e la sua importanza storica, in modo da conciliare il rispetto per Calamandrei con la tutela della memoria collettiva
«Nel confermare la nostra piena condivisione nell’aver dedicato una via della nostra città al grande giurista e costituzionalista Piero Calamandrei – spiega Pau – ci sentiamo in dovere di esprimere il nostro disappunto riguardo le modalità con cui è stata gestita l’iniziativa, che, sebbene meritoria, ha presentato alcune criticità. Nel nostro precedente intervento, avevamo suggerito che, al fine di attenuare il disguido legato alla soppressione di una via dal significativo valore storico, come quella dedicata alla battaglia garibaldina di Calatafimi, fosse opportuno menzionare il precedente nome della via e la sua importanza storica nella nuova targa. Questo avrebbe permesso di conciliare il rispetto per la figura di Calamandrei con la tutela della memoria collettiva.
Purtroppo, dobbiamo constatare che questa proposta non è stata accolta. Invece, è stata effettuata una maldestra sovrapposizione delle nuove targhe, che coprono parzialmente le precedenti, senza alcun riferimento alla storicità della via Calatafimi. Desideriamo manifestare il nostro dissenso riguardo ai modi e alle forme con cui è stato gestito l’evento. Chiediamo pertanto a chi di dovere di rimediare, per quanto ancora possibile, a questa serie di errori, affinché si possa ripristinare il giusto equilibrio tra la commemorazione di Piero Calamandrei e la valorizzazione della nostra memoria storica».
E, aggiungiamo noi, possibile che prima di apporre la nuova targa non ci sia preoccupati di eliminare la vecchia e ripristinare la parete anziché, letteralmente, sovrapporre la nuova alla vecchia, oltretutto di misure diverse, e a quella del Comune stesso?. Evidentemente tutto è possibile!
LEGGI ANCHE
Nuoro cancella un pezzo di storia? La polemica sulla nuova denominazione di via Calatafimi
