L’Ogliastra si trova nuovamente a dover affrontare la perdurante chiusura del Punto Nascita dell’ ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, sospeso dal 18 settembre 2021 a causa della carenza di personale medico. Una situazione che, nonostante le numerose istanze formali inoltrate nel tempo, non ha ancora visto risposte concrete da parte delle istituzioni preposte, alimentando un senso di abbandono nel territorio. Lo afferma l’associazione “Giù le mani dall’Ogliastra” in una lettera inviata alle diverse istituzioni coinvolte nel problema tra queste  anche l’assessore Armando Bartolazzi.

“Le visite istituzionali del giugno e luglio 2024, durante le quali le autorità avevano espresso la volontà di supportare la riapertura del punto nascita, non si sono tradotte in azioni concrete. Nel frattempo, le gestanti sono costrette a trasferte considerevoli per ricevere un’assistenza sanitaria adeguata, con tutti i rischi che ne conseguono. Le dichiarazioni alla stampa,  in cui si paventa un sovraccarico delle strutture ospedaliere dei grandi centri in caso di riapertura di tale servizio, destano perplessità. La riapertura di una struttura fondamentale non può essere subordinata a mere considerazioni organizzative e logistiche, ma va affrontata come una questione di equità nell’accesso alle cure” è scritto nel documento.

La recente comunicazione della ASL4, che prevede l’operatività del nuovo primario per il reparto dal 17 febbraio, lascia intendere che la riapertura del Punto Nascita sia ancora oggetto di valutazione. Una decisione che non può essere rimandata ulteriormente: la riattivazione del servizio deve essere una priorità assoluta, sottolineano i cittadini sempre nel documento.

«Nel frattempo, è stata richiesta l’attenzione del Presidente della Commissione Affari Generali e Sanità della Camera dei Deputati, sollecitando una deroga ai criteri numerici previsti per il mantenimento dei Punti Nascita. Una richiesta che, ad oggi, non ha ancora ricevuto riscontro. Alla luce di quanto esposto, si richiede alle autorità competenti di fornire, con la massima urgenza, un’indicazione chiara sulle misure che intendono adottare per garantire la riapertura del punto nascita e ripristinare un servizio sanitario essenziale per il territorio ogliastrino”.

La comunità ogliastrina attende un riscontro formale e tempestivo  per porre fine a questa inaccettabile situazione di stallo.