NUORO – La ASL 3 di Nuoro sta implementando un innovativo modello di assistenza sanitaria, volto a migliorare la qualità di vita dei pazienti e a ridurre il carico di lavoro negli ospedali. Un ruolo centrale in questo processo è giocato dall’apertura di nuovi posti letto per pazienti non acuti nel rinnovato reparto di lungodegenza dell’Ospedale San Camillo di Sorgono e (per la prima volta da quando è sorto) nei due piani del Poliambulatorio di Nuraghe Ruiu a Macomer, uno dei quali è già utilizzato come reparto di Riabilitazione, che sarà presto potenziato.

Lungodegenza al San Camillo Sorgono
“Il nostro obiettivo è quello di garantire una presa in carico più efficace dei pazienti cronici sul territorio, evitando ricoveri ospedalieri non necessari”, spiega il direttore generale dell’ASL 3, Paolo Cannas. “In questo modo, alleggeriamo gli ospedali e offriamo ai pazienti un’assistenza più personalizzata e vicina alle loro esigenze”.

Nuovi posti letto a Sorgono e Macomer.
PRINCIPALI NOVITÀ:
- Posti letto dedicati: L’attivazione di nuovi posti letto a Sorgono e Macomer permetterà di accogliere pazienti che necessitano di cure continuative, ma non di un ricovero ospedaliero intensivo.
- Telemonitoraggio a domicilio: Grazie a sistemi di telemonitoraggio, i pazienti potranno essere seguiti a distanza, riducendo la necessità di frequenti visite in ospedale.
- Centrale Operativa Territoriale (COT): La COT svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento delle cure a domicilio e nel garantire una transizione fluida tra ospedale e territorio.
- Prevenzione: L’ASL 3 di Nuoro investirà anche nella prevenzione, con programmi dedicati alla diagnosi precoce delle malattie croniche.
VANTAGGI PER I PAZIENTI:
- Assistenza personalizzata: I pazienti riceveranno un’assistenza più attenta e personalizzata, adattata alle loro specifiche esigenze.
- Maggiore comfort: La possibilità di essere curati a domicilio o in strutture più piccole e accoglienti migliorerà la qualità di vita dei pazienti.
- Minor rischio di infezioni: Riducendo il numero di ricoveri ospedalieri, si diminuisce anche il rischio di contrarre infezioni nosocomiali.
