Alessandra Todde pronta a riferire in Consiglio sulla decadenza il 3 febbraio: “Io come Santanchè? Non sono accusata di truffa”

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Alessandra Todde pronta a riferire in Consiglio sulla decadenza il 3 febbraio: “Io come Santanchè? Non sono accusata di truffa”

di Giacomo Dessì
mercoledì 22 Gennaio 2025 - 18:41
Alessandra Todde pronta a riferire in Consiglio sulla decadenza il 3 febbraio: “Io come Santanchè? Non sono accusata di truffa”

Alessandra Todde durante la conferenza sul piano di sviluppo (foto G. Dessì)

La presidente Alessandra Todde si toglie qualche sassolino dalla scarpa sul caso della sua decadenza. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Piano di Sviluppo della Regione, la governatrice non si è sottratta al tema spinoso della decisione della Corte d’Appello di Cagliari sul rendiconto delle spese elettorali, replicando colpo su colpo alle domande dei giornalisti. “Sono serena, la legislatura andrà avanti” ha detto con convinzione Todde.

Poi ha annunciato: “A giorni gli avvocati presenteranno il ricorso. I tempi dipendono dagli avvocati, la scadenza è il 3 e preferisco che si prendano il tempo giusto perché sia fatto un buon lavoro. Abbiamo già fissato con il presidente del Consiglio, Piero Comandini, la data in cui riferirò all’aula: è confermata per il 3 febbraio, giorno della statutaria. Ho chiesto io da tempo di poter riferire in Aula, mi sembrava utile farlo una volta che il lavoro degli avvocati fosse terminato”.

Todde poi passa all’attacco e rivendica la propria fiducia nella prosecuzione del mandato. “Quello che voglio dire è che la legislatura proseguirà – ha aggiunto – oggi state vedendo una Giunta che lavora e un Consiglio che a maggioranza ha le idee chiare su quello che deve fare, a fronte di una minoranza che, al di là di chiedere il ritorno al voto non mi pare abbia molte proposte da fare”.  E ancora: “Il tema della valutazione di eventuali danni verrà visto nelle sede competenti. Voglio entrare nel merito, non vedo l’ora, perché sul merito penso di avere delle ottime ragioni. Siamo convinti di avere ragioni che possano non solo far valere la mia posizione, ma che possano portare avanti la legislatura”.

La presidente poi non nasconde un certo fastidio sul paragone con il caso Santanchè: “Mi spiace, ma c’è una piccola differenza: io non ho rubato nulla, non sono accusata di truffa allo Stato” ha replicato stizzita a una domanda diretta dei giornalisti. Poi l’affondo su Pietro Pittalis di Forza Italia che, secondo Todde, “è appena riuscito in Giunta per le elezioni (alla Camera ndr), torcendo la legge elettorale, andando a cambiare le regole retroattivamente e torcendo il risultato elettorale, a far entrare un suo sodale di Forza Italia in Calabria”. Secondo la presidente si tratta di “due pesi e due misure e tantissima ipocrisia”. Poi la stoccata finale: “Consiglierei alla minoranza di guardare in casa loro”.

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