Un grave caso di malasanità si è concluso con una sentenza del tribunale di Cagliari che condanna una struttura sanitaria a risarcire con oltre un milione di euro la famiglia di un paziente deceduto.
I FATTI – Tra il 2020 e il 2021, il paziente a causa di un’occlusione intestinale era stato sottoposto a cinque interventi chirurgici in un breve arco di tempo, in occasione dei quali sono emerse gravi negligenze nella gestione del quadro clinico. Secondo quanto accertato dai consulenti tecnici nominati dal Tribunale, si sono verificate diagnosi tardive delle complicazioni post-operatorie, errori nella gestione delle procedure chirurgiche, nonché insufficiente monitoraggio del decorso post-operatorio.
SENTENZA – Il Tribunale, dopo una lunga e complessa istruttoria, ha riconosciuto la responsabilità della struttura sanitaria per violazione dei protocolli diagnostici e terapeutici. È stata accertata la mancanza di prudenza, diligenza e perizia da parte dei medici coinvolti. Il risarcimento, complessivamente pari a più di 1,1 milioni di euro, è stato attribuito ai familiari più prossimi come ristoro per i danni morali e materiali sofferti. In particolare, la sentenza ha riconosciuto il dolore e lo sconvolgimento esistenziale causati dalla perdita del congiunto in circostanze assolutamente evitabili.
«È necessario rafforzare i protocolli di sicurezza e garantire un monitoraggio più attento dei pazienti, specialmente nella gestione post-operatoria delle complicanze chirurgiche. Le strutture sanitarie devono comprendere che la responsabilità nei confronti dei pazienti va ben oltre la singola procedura», ha dichiarato l’avv. Gabriele Chiarini, che ha seguito il caso.
La sentenza costituisce un precedente significativo nella giurisprudenza italiana in materia di responsabilità medica e sottolinea l’urgenza di affrontare con decisione le criticità strutturali e organizzative della sanità, non soltanto a livello regionale. È infatti necessario promuovere, in tutto il territorio nazionale, una gestione più rigorosa dei rischi clinici e una maggiore consapevolezza delle responsabilità professionali correlate alla pratica sanitaria
