NUORO – Estate impegnativa per i carabinieri del Comando provinciale di Nuoro. I militari dal primo giugno sino al primo settembre hanno perseguito 1380 delitti, con l’arresto di 40 persone. Mentre sono state 470 quelle denunciate a piede libero. Tra i reati contestati lo spaccio di droga e la detenzione illegale di armi. Nel bilancio anche l’intervento per un tentato omicidio e l’azione che ha consentito di sventare una rapina, da parte dei militari della compagnia di Siniscola. Tra i meriti anche il salvataggio in mare di una famiglia, a Cala Liberotto. Dati resi noti questa mattina dal colonnello Elvio Sabino Labagnara, che sabato lascia la guida dell’arma provinciale di Nuoro, per andare a operare presso la legione carabinieri di Padova. Lo sostituirà il comandante Gennaro Cassese. Prima di lasciare da Labagnara alcune considerazioni sul servizio in provincia: «È stata quella di Nuoro un’esperienza entusiasmante, in un territorio tra l’altro vasto come dimensioni. Tra i diversi aspetti – ha aggiunto – voglio sottolineare che qui nel Nuorese si svolge il compito di carabiniere stando a contatto con la gente». Riguardo all’attività nell’estate che va a concludersi, il colonnello ha spiegato: «Non ci sono stati fatti gravi, che abbiano funestato la popolazione. Neppure sul fronte degli incendi – ha rimarcato – rispetto ad altri anni». Mentre è stata intensa l’attività dei controlli, anche per via di una presenza turistica che cresce: «Questo è il lato positivo, perché segno di un territorio che aumenta la sua attrattività. Certo c’è anche il rovescio della medaglia – ha proseguito – come l’aumento di reati a opera di “trasfertisti”, ossia persone che giungono nell’isola con l’unico obiettivo di delinquere. Spesso facendosi passare per poliziotti o carabinieri o avvocati, per estorcere denaro ad anziani o persone comunque sole». Un fenomeno contro il quale il comando provinciale ha opposto anche l’azione dei carabinieri in borghese, ad affiancare quelli in divisa e, quindi, riconoscibili: «Un ulteriore deterrente – ha sottolineato il colonnello Labagnara – perché chi opera in incognito può fornire notizie ed elementi utili per le indagini e la prevenzione». Militari collocati soprattutto nei pressi dei bar, per verificare il rispetto delle regole della somministrazione di alcolici. E poi nei luoghi della movida notturna: «Perché succede che in quei ritrovi – ha detto ancora – si verifichino risse, alle cui cause è difficile risalire poi nei giorni successivi, in assenza di informazioni precise e puntuali. In questo caso la presenza dei carabinieri in abiti civili – ha aggiunto – ha avuto anche il vantaggio di bloccare in partenza la possibilità che potessero verificarsi delle risse». Labagnara ha poi rimarcato il grande gesto di due militari dell’Arma, in quel momento liberi dal servizio, che a Cala Liberotto hanno salvato un padre con i tre figli minori, che stavano per annegare. Tra i reati lo spaccio e la detenzione illegale di stupefacenti emergono sugli altri, in quest’estate. I carabinieri di Nuoro ne hanno sequestrato 35 chili, con 90 persone segnalate alla prefettura come assuntori.
Per la tua pubblicità su Cronache Nuoresi scrivi una mail a: commerciale@cronachenuoresi.it o chiama il n. +39 324 952 7229
Carabinieri in borghese per disinnescare i “trasfertisti” del reato: il bilancio del Colonnello Labagnara che lascia Nuoro
Francesco Pirisi
lunedì 02 Settembre 2024 - 16:44
Il Colonello Elvio Sabino Labagnara (foto F. Pirisi)
