NUORO – È stato rinnovato questa mattina il “Protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori”.

Il rinnovo del Protocollo d’intesa contro la violenza di genere (f. F. Nieddu)
Il documento, sottoscritto nel dicembre 2019, persegue l’obiettivo di consolidare la rete territoriale per la prevenzione e il contrasto dei reati di violenza e maltrattamento contro donne e minori, nell’ambito di uno spazio di confronto e condivisione, con tutti i soggetti firmatari, delle attività di analisi e monitoraggio del fenomeno sul territorio provinciale, mirando allo sviluppo di azioni coordinate e alla promozione di specifici percorsi educativi, informativi e di formazione permanente degli operatori coinvolti nella gestione delle procedure antiviolenza.
Presenti all’incontro i rappresentanti degli Enti che hanno approvato il documento: Prefettura, Comune, Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Tribunale e Procura della Repubblica di Nuoro, Tribunale dei Minori di Cagliari e Sassari e rispettive Procure della Repubblica, USP Nuoro, Ordine degli Avvocati di Nuoro, ASL Nuoro, l’associazione Onda Rosa e – in videocollegamento – la presidente del Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti del Nord Sardegna.
Il Prefetto ha aperto la discussione richiamando l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della educazione al rispetto dell’altro, annunciando la proposta di adesione al Protocollo di ANCI Sardegna, attualmente presieduta dalla sindaca di Fonni Daniela Falconi, con l’obiettivo di sensibilizzare le comunità locali sul tema della violenza contro donne e minori.
Attraverso l’ANCI ai sindaci sarà dunque richiesto di attivare progetti educativi rivolti a famiglie, scuole e associazioni, che a vario titolo possono fornire un contributo fondamentale nel campo della formazione.
«Occorre prevenire, educando e formando il mondo maschile alla “non violenza” sin dalla prima infanzia, al fine di poter creare relazioni positive e paritarie. Attraverso l’esercizio della condivisione, l’abitudine all’ascolto partecipe, all’empatia e al rispetto reciproco si prevengono atti di discriminazione e relazioni connotate da una posizione di dominio di una persona sull’altra» ha detto Dionisi.
F.Nieddu
