Sanità. I comitati a Todde e Bartolazzi: “Incontrateci o siamo pronti a tornare in piazza”

Sonia

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Sanità. I comitati a Todde e Bartolazzi: “Incontrateci o siamo pronti a tornare in piazza”

sabato 25 Maggio 2024 - 12:32
Sanità. I comitati a Todde e Bartolazzi: “Incontrateci o siamo pronti a tornare in piazza”

IL Sit in davanti all'AREUS (foto F. Nieddu)

I comitati in difesa della Sanità chiedono di essere ricevuti urgentemente  dalla Presidente Todde e dall’assessore Bartolazzi. Il sit in di giovedì scorso davanti all’AREUS di Nuoro per  esternare  le criticità  legate al  servizio del 118 e  ieri l’assemblea pubblica a Terralba per approfondire gli aspetti delle problematiche legati alla carenza dei medici di base sono solo la punta di un iceberg  di una Sanità ormai nel baratro con cittadini esasperati e arrabbiati pronti a scendere nuovamente in piazza. Intanto il CCSSP  tira le somme dei due principali eventi.

SIT IN A NUORO  –  Giovedì mattina a Nuoro, durante il sit-in davanti alla sede di AREUS  Il CCSSP, insieme a SOS Sanità Barbagia – Mandrolisai e ad altre associazioni e movimenti del nuorese ha denunciato la quasi totale assenza dell’ambulanza medicalizzata a Sorgono. I rappresentanti di SOS Sanità Barbagia Mandorlina Bachisio Cadau e Gianfranca Salvai hanno rappresentano i tristi numeri della presenza delle ambulanze medicalizzate (solo il 16,5% dei turni sono coperti da un medico  in ambulanza, nel 83,5% dei casi ci sono a bordo infermieri e volontari) in un territorio dove il pronto soccorso non può gestire i codici rossi. L’Areus  ha risposto che non c’è nessun tentativo di scippare l’ambulanza medicalizzata a Sorgono ma i comitati rimangono scettici.

SITUAZIONI CONVENZIONI III SETTORE – AREUS – L’incontro è stato anche l’occasione per parlare delle insufficienti, per “non dire mortificanti” come sottolineano i comitati, convenzioni AREUS con il terzo Settore per la gestione delle postazioni 118.  Tale importo che Areus offre agli Enti del III Settore è abbondantemente insufficiente a coprire  costi del personale e  operativi di una postazione 118.  «Si tenga conto che ogni turno deve essere coperto da tre operatori, ovvero 9 operatori al giorno per 8 ore. I contratti sono mediamente da 36 ore settimanali e in un mese di 30 giorni vanno coperte 2160 ore lavorative (considerando 3 operatori costantemente presenti 24h/24h come previsto dalla convenzione).  Se si aggiungono le sostituzioni, le manutenzioni e le sanificazioni  dei presidi appare evidente che l’importo della convenzione è assolutamente insufficiente a reggere il servizio di 118. La formazione degli operatori è in genere di  due o massimo tre giorni, quando invece si dovrebbe  offrire una formazione più strutturata e duratura.  Il 20% delle postazioni  avanzate Areus,  assorbono insieme all’elisoccorso circa 45 milioni di euro; il restante 80% delle postazioni (quelle gestite attraverso le convenzioni con il III Settore) sono tenute in piedi da circa 23,5 milioni di euro» concludono i comitati.

ASSEMBLEA PUBBLICA TERRALBA –   Ieri al teatro comunale di Terralba, l’assemblea pubblica sul problema dei medici di base ha visto circa trecento partecipanti. Organizzata dal comitato Oristanese e dal CCSSP e presieduta dal portavoce regionale di quest’ultimo Alessandro Rosas, l’assemblea ha affrontato le criticità legate alla medicina di base sul territorio e della totale inadeguatezza dell’ASCOT.  Il comitato Oristanese chiede che venga rispettata la Legge 833/78, che sancisce, inoltre, che ogni cittadino dalla nascita deve essere iscritto al SSN e quindi avere un medico di base o un pediatra di libera scelta. Nel giro di pochi mesi oltre 10.mila cittadini rischiano di trovarsi senza medico di base, in pratica privando un’intera comunità del diritto alla salute.

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