Claudia Zuncheddu contro l’assessore regionale Bartolazzi: “I medici fuori borsa? Uno specchietto per le allodole”

Franceschino Nieddu

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Claudia Zuncheddu contro l’assessore regionale Bartolazzi: “I medici fuori borsa? Uno specchietto per le allodole”

mercoledì 22 Maggio 2024 - 11:22
Claudia Zuncheddu contro l’assessore regionale Bartolazzi: “I medici fuori borsa? Uno specchietto per le allodole”

La proposta del neo assessore regionale Armando Bartolazzi ai sindacati dei camici bianchi giovedì scorso non è piaciuta a nessuno e ha scatenato un putiferio. Bartolazzi sta valutando la possibilità di  offrire una scuola di specializzazione, senza il superamento delle prove d’ingresso, ai medici della Penisola (specializzazioni fuori borsa, al di fuori della normativa nazionale) disposti ad accettare un incarico come medico di famiglia in Sardegna per almeno 4 o 5 anni.

A stretto giro di posta arriva la risposta di Claudia Zuncheddu esponente della rete in difesa della Sanità Sarda: «È uno specchietto per le allodole, perché improponibile. Il medico di base impegnato totalmente nel suo servizio, non può frequentare contemporaneamente la scuola di specializzazione, sia in termini di tempo, che in considerazione delle distanze tra luogo di lavoro e sede della scuola, viene meno la qualità dell’assistenza, della professione e formazione. In Sardegna abbiamo medici, la causa della loro fuga è perché sono sottopagati, demotivati rispetto all’Europa  e in altre regioni d’Italia. Assistiamo all’esodo dal pubblico verso il privato  anche per la crescente burocrazia oltre ai limiti nella loro autonomia con altrettante responsabilità nella professione».  «La figura del medico è funzionale per la Sanità pubblica e su questa occorre investire, se pensiamo che nel 2025 saranno 380 i medici che andranno in pensione» – dice la Zoncheddu e conclude: «Le soluzioni ci sono: occorrono nuove strategie per la migliore qualità lavorativa dei medici di base  attraverso gli incentivi per le sedi disagiate dove c’è la doppia titolarità, spazi ambulatoriali e abitativi gratuiti, indennità aggiuntive e disponibilità per la continuità d’assistenza.

F. Nieddu

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