Sardi, europei e immersi nei social: sono i maturandi nell’indagine del liceo Satta di Nuoro

Francesco Pirisi

Sardi, europei e immersi nei social: sono i maturandi nell’indagine del liceo Satta di Nuoro

di Francesco Pirisi
mercoledì 15 Maggio 2024 - 17:17
Sardi, europei e immersi nei social: sono i maturandi nell’indagine del liceo Satta di Nuoro

Presentazione al liceo Satta di Indagine Giovani e progetti futuri (foto Pirisi)

NUORO – Giovani, attaccati sentimentalmente alla propria terra, ma con il pensiero rivolto all’Europa. Questo uno dei segni degli studenti maturandi del Nuorese, così com’è emerso dalla statistica realizzata dal liceo delle Scienze umane “Sebastiano Satta”, di Nuoro, con la collaborazione dell’impresa sociale Nuovi Scenari. L’indagine ha coinvolto un campione di 753 allievi di 11 scuole della provincia, a iniziare dai licei di Nuoro, “Fermi”, “Asproni” e “Satta”, per passare ai tecnici “Chironi” e “Salvatore Satta”; e, ancora, l’agrario “Brau”, la scuola professionale IPSIA e l’istituto “Ciusa”. Mentre in provincia hanno risposto all’’indagine gli studenti, sempre dell’ultimo anno, delle scuole superiori di Siniscola, “Oggiano” e “Pira”, e dell’istituto “Costa-Azara” di Sorgono. L’équipe degli esaminatori è stata composta dagli studenti del “Satta”, Maria Luisa Concu, Nicolò Carlo Pinna, Chiara Ladu, Lodovica Porcu, Robert Artan e Federica Giannotti. Iscritti al terzo o quarto anno della scuola di via Deffenu. Lavoro realizzato con il coordinamento del docente di Scienze umane, Bobo Chessa, e del presidente di Nuovi scenari, il sociologo Pino D’Antonio.

Gli studenti del Satta durante presentazione indagine Giovani e progetti futuri (foto Pirisi)

Gli studenti del Satta durante presentazione indagine Giovani e progetti futuri (foto Pirisi)

Tutti insieme hanno visitato le 11 scuole e sottoposto i questionari agli studenti. Giovani immersi nei moderni sistemi di comunicazione. Il 63 per cento di loro s’informa sui social, mentre solo l’11 per cento legge i quotidiani. La conferma è che la tv non attrae più come un tempo, seguita solamente dal 17 per cento degli intervistati. L’attaccamento alla propria terra è espresso da quell’80 per cento che racconta di vivere bene in Sardegna, senza con questo tralasciare lo sguardo aperto all’Europa e alle possibilità di confronto con l’esterno, che il 64 per cento ritiene primario per il proprio futuro.

Nelle risposte che attengono alla scelta del lavoro, il gradimento dell’attività è al primo posto, tanto che il 50 lo ritiene decisivo, anche a costo che a esso corrisponda una bassa retribuzione. Poca propensione per costruirsi una famiglia: ci pensa al momento appena il 16 per cento. Questa tendenza però non limita la voglia d’indipendenza, come conferma il fatto che la maggior parte aspetta solo di ottenere un’autonomia economica, per distaccarsi dal proprio nucleo d’origine. Interessante anche il dato sulla spiritualità, che nelle risposte dei ragazzi non ha un posto centrale, come succedeva nel passato.

Tra gli argomenti affrontati anche una confessione a mezza voce di quella metà degli intervistati che, se potesse, pianificherebbe in modo differente la vita sinora condotta, con annesse scelte. Il sondaggio “Giovani e progetti futuri” è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna. Si tratta del terzo lavoro d’indagine sul campo in cui si sono cimentati i ragazzi del liceo “Satta”. Gli anni scorsi i questionari vertevano sull’impatto della pandemia da Covid tra i giovani. Ancora prima era stato approfondito il discorso del rapporto dei giovani con il fenomeno dello spopolamento, che colpisce soprattutto le aree interne della Sardegna. Lavoro da cui è emersa una considerazione di fondo, che spiega il particolare momento sociale e, soprattutto, il tipo di lettura che ne hanno i giovani, così sintetizzata dal docente Chessa: «Gli adulti lo vivono come un dramma, che condizionerà il futuro dell’isola. I giovani, dal canto loro, vedono la partenza dall’isola come un fatto naturale, necessario e per certi versi fisiologico». Da ricordare che dei 753 studenti intervistati, 281 risiedono a Nuoro mentre sono 456 i pendolari. Rispetto al sesso, 375 sono maschi e 363 femmine.

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