L’informativa della Polaria basata su testimonianze e cinque video, è stata depositata in procura.
Cominciano così a emergere i dettagli sui presunti precedenti che coinvolgono il politico dem: secondo gli addetti del Duty Free, infatti, Fassino sarebbe stato scoperto più volte nel tentativo di intascare un profumo. La prima volta a Natale: “Ho visto che nascondeva uno Chanel dentro al trolley” – racconta una commessa – “Mi sono avvicinata e gli ho chiesto se avesse bisogno di aiuto”, lui si fa indicare le casse e paga il conto. Poi ancora una volta il 27 marzo: “Ero con una collega. Lei è andata a chiamare la sicurezza e io l’ho seguito mentre andava via. Il profumo lo aveva messo in tasca”; in quell’occasione la guardia non ha fatto in tempo a intervenire. L’ultimo episodio il 15 aprile, quando per Fassino è scattata la denuncia.
Le testimonianze del personale sono adesso n mano alla procura di Civitavecchia che ha aperto un fascicolo per tentato furto. Saranno i magistrati a valutare se si tratti di un malinteso, come sostiene l’avvocato di Fassino, e quindi chiedere l’archiviazione per “tenuità del fatto”, oppure se andare avanti.
