Immobili pericolanti e in stato di Abbandono nel Nuorese: in Prefettura si studiano le soluzioni

Sonia

Immobili pericolanti e in stato di Abbandono nel Nuorese: in Prefettura si studiano le soluzioni

mercoledì 17 Aprile 2024 - 16:38
Immobili pericolanti e in stato di Abbandono nel Nuorese: in Prefettura si studiano le soluzioni

Il prefetto di Nuoro (foto S.Novellu)

Immobili pericolanti e in stato di Abbandono nel Nuorese. Questa mattina il Prefetto di Nuoro ha presieduto il tavolo di discussione convocato per una prima disamina delle strategie da mettere in campo a supporto delle amministrazioni locali. L’iniziativa è stata assunta dopo la tragica vicenda che ha coinvolto, lo scorso 1° aprile, i giovani Patrick Zola e Ythan Romano, rimasti sepolti sotto le macerie di un rudere abbandonato alla periferia di Nuoro.

Presenti all’incontro il sindaco di Nuoro, i presidenti delle Unioni di Comuni e delle Comunità Montane del Nuorese, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, la direttrice del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Nuoro, il direttore del Servizio Genio Civile di Nuoro, il presidente dell’Ordine degli ingegneri, oltre a una folta rappresentanza di sindaci collegati in videoconferenza.

Il vertice  ha consentito ai rappresentanti degli enti locali di chiarire le criticità riscontrate nei piani d’azione volti a mettere in sicurezza i ruderi, riconducibili innanzitutto alla cronica carenza di risorse finanziarie e alla mancanza di tecnici specializzati all’interno dei comuni rappresentati. A esse si aggiungono la difficoltà di individuare i proprietari degli edifici pericolanti e il severo regime normativo posto a tutela del paesaggio che non consente, in alcuni casi, ragionevoli interventi di demolizione.

Il Rappresentante del Governo ha riconosciuto la necessità di prestare il massimo supporto ai sindaci chiamati a farsi carico del problema, anche attraverso l’individuazione delle concrete linee di finanziamento da concedere, a livello statale e regionale, per mettere in sicurezza il vasto patrimonio immobiliare che versa in stato di decadenza.

Pertanto, è stato presentato un progetto di mappatura degli edifici pericolanti che sarà attuato in via sperimentale nei comuni afferenti alla Comunità Montana Nuorese Gennargentu Supramonte Barbagia, dove il problema è particolarmente accentuato.

Il progetto operativo si svilupperà sotto il coordinamento della Prefettura che costituirà un gruppo di lavoro formato dai componenti degli uffici tecnici locali interessati e di un rappresentante, rispettivamente, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, dell’Ordine degli ingegneri e del Servizio Genio Civile, i quali verranno impegnati sul territorio nella mappatura dei ruderi e del relativo stato di pericolo. Il dibattito è stato arricchito dalle proposte formulate anche dai singoli amministratori locali, i quali hanno convenuto sulla strategia di intervento suggerita dal Comune di Bitti, incentrata sulla costituzione di un fondo di rotazione regionale cui i sindaci potranno attingere per avviare le azioni a tutela dell’incolumità pubblica soprattutto nei casi di edifici pericolanti appartenenti a proprietari irreperibili o non abbienti.

Tale proposta sarà approfondita in una successiva riunione cui sarà invitata a partecipare anche la Regione Autonoma della Sardegna, attraverso gli assessori competenti.

«Oggi è stato avviato un percorso di virtuosa collaborazione tra le Istituzioni coinvolte ai vari livelli e l’ordine degli ingegneri, che ringrazio per il loro generoso apporto di professionalità. Questa straordinaria sinergia potrà arricchirsi, nel suo cammino, anche di altri contributi, soprattutto della società civile, e potrà individuare le necessarie linee di finanziamento per sostenere le opere di messa in sicurezza degli immobili accertati come pericolanti. L’impegno collettivo assunto questa mattina lo dobbiamo alla memoria dei due ragazzini della nostra comunità, Patrick ed Ythan e a tutti i giovani cui dobbiamo garantire la massima sicurezza in ogni luogo» ha concluso Dionisi.

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