Nuoro- Anziani con disabilità gravissima da mesi senza un sostegno economico. Lo denuncia attraverso una lettera indirizzata alla redazione un cittadino nuorese Natalino Solinas in qualità di caregivers. Nel dettaglio si tratta dei fondi previsti dalla legge regionale numero n. 4 dell’11 maggio 2006 meglio conosciuta come “Ritornare a Casa”. Il provvedimento assistenziale favorisce il rientro o la permanenza in famiglia, nella comunità di appartenenza o comunque in un ambiente di vita di tipo familiare, di persone attualmente inserite in strutture residenziali a carattere sociale o sanitario che necessitano di un livello assistenziale molto elevato.
Il contributo che viene erogato attraverso il PLUS (Piano Locale Unitario dei Servizi ) il cui ente capofila per venti paesi della provincia è Nuoro, supporta un assistente domiciliare per questa tipologia di pazienti che versano in condizioni di disabilità grave.
“Nonostante le numerose richieste di sollecito per via telefono, via email e via pec, a oggi, non hanno dato nessuna risposta in merito, per la mancata erogazione delle somme destinate ai comuni di riferimento, che di conseguenza prontamente liquida ai pazienti aventi diritto” scrive Natalino Solinas e prosegue: “Chi gestisce il procedimento assistenziale, trovi un attimo di tempo a dare le giuste risposte alle tante famiglie per il ritardo dell’erogazione del sostegno economico. Siamo alla terza mensilità in arretrato considerando che ai primi di aprile, si devono pagare anche i relativi contributi all’assistente domiciliare. Si tratta di importi notevoli che sono impossibili da anticipare soprattutto per un pensionato. Stiamo parlando di famiglie che vivono in ristrettezze economiche e nei casi più estremi quando bisogna pagare il personale specializzato si arriva a intaccare i risparmi messi da parte».
Il caregiver ricorda che gli anziani di oggi: “Sono quelle persone che hanno vissuto di privazioni nella loro esistenza, per far vivere meglio noi, ecco perché abbiamo il dovere di rendere la loro vita più confortevole e senza privazioni e umiliazioni. Ecco perché mi appello al sindaco Soddu o a chi è il diretto responsabile per dare risposte immediate a chi come me sta vivendo questo enorme disagio”