Nuoro. Il consigliere Brau: “Io discriminata dal presidente Cocco a partecipare al consiglio comunale in quanto madre

Sonia

Nuoro. Il consigliere Brau: “Io discriminata dal presidente Cocco a partecipare al consiglio comunale in quanto madre

mercoledì 13 Dicembre 2023 - 09:43
Nuoro. Il consigliere Brau: “Io discriminata dal presidente Cocco a partecipare al consiglio comunale in quanto madre

Il Consigliere Viviana Brau

«Il 4 dicembre, il Presidente del Consiglio Comunale Cocco ha convocato per lunedì 11 dicembre una seduta del Consiglio Comunale sul tema delle energie rinnovabili, decidendo motu proprio di fissare la partecipazione alla stessa nella sola modalità in presenza, nonostante esista la possibilità regolamentare di fissare il Consiglio anche in modalità mista, ovvero in presenza e on line, garantendo la partecipazione da remoto per chi avesse difficoltà alla partecipazione fisica».

Lo dichiara il consigliere comunale di Opposizione Brau: «Alcuni colleghi, contestando la sola modalità in presenza, hanno addotto motivi personali certificati e richiesto il link per la partecipazione da remoto alla seduta, ottenendo il diritto di accesso alla stessa con la modalità on line. Alla sottoscritta, che in alcun modo è tenuta a motivare o certificare la propria richiesta al Presidente Cocco, tale diritto è stato invece risolutamente negato e senza alcuna motivazione. Risulta peraltro sintomatico rimarcare come a un terzo privato, nelle vesti di consulente della materia, sia stato concesso di presenziare on line alla seduta, mentre alla consigliera comunale eletta dai cittadini nuoresi no. Preciso pertanto pubblicamente al Presidente Cocco, ma soprattutto alla comunità che rappresento, che la sottoscritta, madre di bimbi piccoli, può trovarsi, nel quotidiano di genitori entrambi lavoratori, nell’impossibilità ad organizzarsi per tempo con le sopraggiunte necessità e di richiedere la partecipazione in remoto ai lavori del Consiglio. Altresì, non sussiste alcun obbligo di motivare né di certificare l’adempimento genitoriale per poter richiedere di utilizzare gli strumenti previsti che consentano, soprattutto a noi donne, di adempiere anche ai ruoli di rappresentanza politico – istituzionale.»

« Presidente avrebbe potuto, sin dal principio, convocare il Consiglio in modalità mista come consentito dal Regolamento o, in alternativa, consentire anche alla sottoscritta di poter partecipare da remoto, come da esplicita richiesta avanzata e ad altri consentita. Prendo atto che il Presidente del Consiglio, anziché tutelare le mie prerogative di consigliera eletta, non riconosca nei fatti il ruolo politico di consigliera e quello sociale di madre, nonostante non disdegni interventi, nelle giuste ricorrenze, sul ruolo della Donna nella società d’oggi, in ogni ambito. Esprimo invece un ringraziamento particolare alle colleghe e ai colleghi che sono intervenute/i per stigmatizzare la violazione posta in essere dal Presidente del Consiglio nei miei confronti e che, non rendendosi complici e prendendo le distanze, hanno deciso a loro volta di non dare il numero legale alla stessa seduta, facendola saltare per solidarietà».

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